Inchiesta ad Atene
Secondo testimoni protetti la società
farmaceutica avrebbe pagato 50 milioni di euro a politici di primo piano:
l'aggravio per le casse dello stato
sarebbe di 23 miliardi. Il premier Tsipras ha proposto una commissione
d'inchiesta: "Se avessimo avuto quesi soldi avremmo evitato le manovre
lacrime e sangue".
13 febbraio 2018
La vicenda della presunte tangenti pagate nel corso
di un decennio dal colosso svizzero a numerosi politici di primo piano in
Grecia - tra loro gli ex premier Antonis Samaras e Panagiotos Pikrammenos, il
comissario europeo agli affari interni Dimitris Avrampoulos (ex ministro della
sanita') e l'attuale governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras -
continua a scuotere la politica greca.
Il premier Alexis Tsipras ha riunitio il
gruppo parlamentare di Syriza, con lo scandalo al primo posto nell'agenda.
"Il nostro obiettivo e' la verita' e solo la verita'", ha dichiarato
il primo ministro, citato dall'agenzia ana-mpa, aggiungendo che il governo ha
la responsabilita' di bloccare lo sperpero di fondi pubblici e far luce sui
casi di corruzione.
Tutte le persone coinvolte, menzionate al termine di
un'indagine parlamentare nata da rivelazioni di fonti concordanti (tra cui tre
testimoni protetti), negano ogni addebito.
50 milioni di tangenti
Novartis
avrebbe pagato tangenti (le carte parlano di 50 milioni) per far aumentare i
prezzi dei propri farmaci sul mercato ellenico e per farli acquistare dal
servizio sanitario nazionale per gli ospedali pubblici.
La legge greca prevede
che il parlamento dia il via libera per la messa in stato d'accusa di esponenti
politici.
Per la Grecia un conto da 23 miliardi
Secondo le prime stime dell'indagine parlamentare, il sovrapprezzo dei
farmaci nel periodo 2000-2010 e' costato alle casse statali 23 miliardi di
euro. "E' l'equivalente di un memorandum. Oltre il 10% del pil", ha
detto Tsipras. "Se fossero rimasti alla finanza pubblica, avremmo evitato
i memorandum dopo il 2010".
Commissione d'inchiesta
Tsipras ha proposto
una commissione d'inchiesta per accertare le responsabilita' individuali. L'ex
premier Samaras ha risposto minacciando di denunciare Tsipras, affermando che
le accuse sono solo una macchinazione politica: "E' la piu' ridicola e
vergognosa cospirazione di sempre", ha affermato.
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