Giornata mondiale della lingua greca. Universo di voci millenarie e modernissime
Una donna legge all'ombra di colonne greche Kerrick foto Istock. © Ansa
Radice viva e rigogliosa che produce sempre nuovi
germogli, il greco antico dà forma e sostanza linguistica a tutto ciò che la
nostra civiltà produce di nuovo. Le parole del greco sono le parole dei nostri
pensieri, parole viventi.
di Alessandra Magliaro - 09/02/2018
Voluta per
sensibilizzare il pubblico degli appassionati della Grecia, dei cultori e degli
studiosi di questa straordinaria civiltà, la "Giornata Mondiale della
Lingua greca" si celebra il 9 febbraio 2018 in tutta Italia, e
contemporaneamente, in tante città d'Europa e del mondo. Un'occasione per
ricordare come la civiltà greca attraverso il suo formidabile patrimonio
linguistico abbia permesso ad altre civiltà di svilupparsi e affermarsi in
tante parti del mondo.
Come nessun'altra
lingua, il greco - sostengono Paolo Cesaretti (Università degli Studi di
Bergamo) ed Edi Minguzzi (Università degli Studi di Milano) che hanno scritto
il Dizionarietto di Greco (Els La Scuola) , è stata la Macchina per pensare
privilegiata dell'Occidente, in ogni ambiente del sapere e dell'esperienza e
come nessuna altra lingua anche dopo millenni è vivente in tutte le lingue
europee moderne.
Tramite la
globalizzazione culturale pronunciamo infatti migliaia di parole greche al
giorno e non sempre non lo sappiamo. L'italiano ne è ricco più delle altre
perchè ha assorbito la cultura greca fin dalle origini attraverso la mediazione
latina.
Nel
Dizionarietto 400 voci , da Accademia a Zoologia, compongono un mosaico persino
incompiuto della cultura occidentale. Ogni voce è spiegata etimologicamente,
nella storia della cultura e nell'uso comune: parole più note e altre che
sorprendono e che dimostrano come l'universo linguistico greco sia nei fatti
una sorta di serbatoio concettuale di 3000 anni di cultura occidentale.
Così accanto
a Biblioteca, troviamo Canone (bastone e in senso traslato norma, regola) o
scopriamo che una parola modernissima come Cibernetica che rimanda alla
tecnologia digitale abbia una fantastica radice greca (colui che naviga). O
un'altra parola abusata come Icona , che associamo a star della moda piuttosto
che del cinema o al linguaggio informatico,
rimandi etimologicamente a eikon, immagine o che
Iperuranio, che usiamo nel linguaggio corrente per riferirci allo spazio sia
effettivamente quello: hyperouranion - ossia hyper 'oltre' e ouranos 'cielo'. E
la Plastica l'abbiamo inventata di recente? E' antichissima : da plastike
modellare e techne arte.
Molte sono
le iniziative promosse il 9 febbraio in quasi tutte le regioni - e non solo da
docenti e studenti dei licei classici – per celebrare un appuntamento
finalizzato a testimoniare la forza e il valore di una lingua solo
apparentemente del passato, in realtà più attuale e viva che mai. Un’occasione
per ricordare come la civiltà greca attraverso il suo formidabile patrimonio
linguistico abbia permesso ad altre civiltà di svilupparsi e affermarsi in
tante parti del mondo. La lingua greca più di tutte le altre lingue al mondo,
non solo conserva la prerogativa di potersi identificare con la sua storia
millenaria, ma consente agli uomini del nostro tempo di continuare a servirsi –
magari inconsapevolmente- delle parole di Omero nella loro quotidianità.
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