A decorrere
dal 1987, è stato infatti previsto il contributo dello Stato a favore dell’ente
ragione per cui è stato richiesto l’inserimento dell’ente nella tabella della
legge 720/1984, istitutiva del sistema di tesoreria pubblica per enti e
organismi pubblici.
19 febbraio 2018
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio il
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale si inserisce la
Scuola Archeologica Italiana in Atene nella tabella degli enti e organismi
pubblici di cui alle legge 720/1984. La legge ha istituito il sistema di
tesoreria pubblica per tutti gli enti e gli organismi che gestiscono fondi che
interessano direttamente o indirettamente la finanza pubblica.
L’inserimento
della Scuola nella suddetta tabella trova fondamento nella legge n. 118/1987 in
tema di “Norme relative alla Scuola Archeologica Italiana in Atene”, istitutiva
della Scuola stessa. A decorrere dal 1987, è stato infatti previsto il
contributo dello Stato a favore dell’ente ragion per cui il Capo di Gabinetto
del Ministro dell’economia e delle finanze ha richiesto, con propria nota del
26 ottobre 2017, l’inserimento dell’ente nella tabella della legge 720/1984 “in
quanto Ente pubblico che beneficia di trasferimenti statali”. Le entrate
della Scuola sono, infatti, costituite dal contributo annuo a carico dello
stato di previsione della spesa del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo e da contributi di amministrazioni pubbliche oltre che
da liberalità di enti e privati non destinate ad incremento del patrimonio,
dalle rendite patrimoniali, dagli introiti della vendita di pubblicazioni e
dagli introiti derivanti da ogni altra attività della Scuola.
L’inserimento
nella Tabella comporta, in base a quanto stabilito dalla legge n. 720/1984, che
“tesorieri o cassieri degli enti e degli organismi pubblici inseriti,
effettuino, nella qualità di organi di esecuzione degli stessi enti, le
operazioni di incasso e di pagamento a valere sulle contabilità speciali aperte
presso le sezioni di tesoreria provinciale dello Stato”.
LA SCUOLA
ARCHEOLOGICA ITALIANA IN ATENE
La Scuola ha
sede amministrativa in Roma e quella principale di studio in Atene ed è
sottoposta alla vigilanza del Miur e del Mibact, rispondendo del suo operato
anche a quanto compete all’ambasciata d’Italia in Atene. Tra le finalità
perseguite dalla Scuola, la legge istitutiva della stessa cita ricerche e scavi
archeologici in Grecia e nelle aree di civiltà ellenica, la specializzazione di
studiosi in diversi settori (preistoria e protostoria egea, archeologia e
storia dell’arte greca e romana, archeologia e storia dell’arte tardo-antica e
proto-bizantina, epigrafia ed antichità greche, architettura antica), il perfezionamento
di studiosi a fine scientifico ed a fine di preparazione a carriere presso
amministrazioni pubbliche e il patrocinio e sostegno per pubblicazioni
scientifiche di studi e scavi compiuti in Grecia e nelle aree di civiltà
ellenica. Sono organi della Scuola il consiglio di amministrazione, il
direttore della Scuola, il consiglio scientifico e il collegio dei revisori dei
conti.
Approfondimenti:
DPCM 28
dicembre 2017:
Fonte:
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