Gli alunni
del liceo valbormidese a Genova per una giornata interamente dedicata alla
cultura ellenica.
12 febbraio 2018
Carcare. Si
è svolta venerdì 9 febbraio la “Terza Giornata Mondiale” della lingua greca
presso l’Auditorium di Palazzo Rosso a Genova: presente anche il Calasanzio di
Carcare insieme a licei classici storici genovesi.
“Questa
giornata, dedicata interamente alla cultura ellenica – spiegano dal liceo
valbormidese – nasce dalla sempre più dilagante convinzione che l’insegnamento
del greco antico sia vano al giorno d’oggi, in un mondo dove solo ciò che è
‘utile’ materialmente e immediatamente viene ritenuto degno di entrare tra i
banchi di scuola”. Ogni classe partecipante ha avuto la possibilità di
scegliere un termine, una parola, che avesse un particolare significato sia
nell’antichità sia nella società moderna.
Tra
eleutheria (libertà), sebas (rispetto) e krisis (scelta) il tema trattato dal
liceo carcarese è stato quello di nomos, ossia legge, e dei suoi rapporti con
il potere: dalla storia di Antigone, donna forte che, nell’omonima tragedia di
Sofocle, trasgredisce le leggi che le impedivano di dare una sepoltura al
fratello morto in battaglia, fino a Sacco e Vanzetti, immigrati italiani negli
Stati Uniti condannati a morte negli anni ’20 con un’accusa falsa, per fermare
definitivamente il loro pensiero anarchico e pacifista.
“Trecento
ragazzi in un auditorium che ascoltano incuriositi e in silenzio gli elaborati
dei compagni sono forse solo una goccia nel mare – commentano dal Calasanzio –
ma fanno nascere la speranza che si possa tornare a credere che conoscere il
greco antico sia oggi più che mai importante, per comprendere se stessi, il
mondo e imparare a scegliere. Studiare il proprio passato è il primo passo
verso il futuro e senza dubbio il greco permette di abbracciare la storia
profondamente, lasciandoci di certo meno superficiali e più consapevoli”.
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