Δευτέρα 12 Φεβρουαρίου 2018

Giornata Mondiale del greco, c’è anche il Calasanzio di Carcare: “La lingua antica per comprendere il mondo”

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Gli alunni del liceo valbormidese a Genova per una giornata interamente dedicata alla cultura ellenica.

12 febbraio 2018

Carcare. Si è svolta venerdì 9 febbraio la “Terza Giornata Mondiale” della lingua greca presso l’Auditorium di Palazzo Rosso a Genova: presente anche il Calasanzio di Carcare insieme a licei classici storici genovesi.

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“Questa giornata, dedicata interamente alla cultura ellenica – spiegano dal liceo valbormidese – nasce dalla sempre più dilagante convinzione che l’insegnamento del greco antico sia vano al giorno d’oggi, in un mondo dove solo ciò che è ‘utile’ materialmente e immediatamente viene ritenuto degno di entrare tra i banchi di scuola”. Ogni classe partecipante ha avuto la possibilità di scegliere un termine, una parola, che avesse un particolare significato sia nell’antichità sia nella società moderna.

Tra eleutheria (libertà), sebas (rispetto) e krisis (scelta) il tema trattato dal liceo carcarese è stato quello di nomos, ossia legge, e dei suoi rapporti con il potere: dalla storia di Antigone, donna forte che, nell’omonima tragedia di Sofocle, trasgredisce le leggi che le impedivano di dare una sepoltura al fratello morto in battaglia, fino a Sacco e Vanzetti, immigrati italiani negli Stati Uniti condannati a morte negli anni ’20 con un’accusa falsa, per fermare definitivamente il loro pensiero anarchico e pacifista.

“Trecento ragazzi in un auditorium che ascoltano incuriositi e in silenzio gli elaborati dei compagni sono forse solo una goccia nel mare – commentano dal Calasanzio – ma fanno nascere la speranza che si possa tornare a credere che conoscere il greco antico sia oggi più che mai importante, per comprendere se stessi, il mondo e imparare a scegliere. Studiare il proprio passato è il primo passo verso il futuro e senza dubbio il greco permette di abbracciare la storia profondamente, lasciandoci di certo meno superficiali e più consapevoli”.


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