Quattro
proposte per il nuovo nome della Macedonia ex jugoslava.
– Le ha
anticipate a Reuters il primo ministro macedone e dovrebbero servire a risolvere
una bizzarra disputa diplomatica con la Grecia.
– A Skopie
la protesta dei nazionalisti locali
Di Ennio
Remondino*, 28 febbraio 2018
Il primo
ministro macedone Zoran Zarv ha proposto quattro possibili nuovi nomi per la
Macedonia, nel tentativo di risolvere la disputa aperta da più di 25 anni con
la Grecia. Per anni i governi greci hanno chiesto a quelli della ex repubblica
jugoslava di Macedonia un cambio di nome, perché “Macedonia” è anche il nome di
una regione che si trova nel nord della Grecia, la terra che diede i natali al
Grande Alessandro, appunto Magno. Le proposte fatte da Zarv, e anticipate a
Reuters, sono:
Repubblica
della Macedonia settentrionale,
Repubblica
dell’Alta Macedonia,
Repubblica
della Vardar Macedonia,
Repubblica
di Macedonia (Skopje).
Il problema
legato al nome della Macedonia esiste da quando nel 1991 la Macedonia dichiarò
la sua indipendenza dalla Jugoslavia scegliendo il nome “Repubblica di
Macedonia”, lo stesso nome che aveva quando faceva parte della federazione
jugoslava. Alcuni cittadini e politici greci accusarono il nuovo paese di
essersi appropriato di un nome e di un’identità culturale e storica di un’area
geografica che rientrava nei confini dello stato greco. Secondo questa tesi, la
Repubblica di Macedonia si era appropriata di una parte della cultura greca,
“sfruttando” la figura storica di Alessandro Magno (a cui è per esempio
intitolato l’aeroporto di Skopje, la capitale della Macedonia, anche se
dovrebbe presto cambiare nome). Usare quel nome era percepito da questa fazione
greca come una minaccia di pretese sulla regione greca della Macedonia.
Proprio a
causa del nome scelto dalla nuova repubblica dell’ex Jugoslavia, dagli anni
Novanta la Grecia si oppone all’entrata della Macedonia nella NATO e
nell’Unione Europea. Per evitare problemi nel 1993 le Nazioni Unite accettarono
la Macedonia a patto che il suo nome ufficiale diventasse “Former Yugoslav
Republic of Macedonia” (FYROM). Nel 1995 il contenzioso tra Grecia e Macedonia
arrivò alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja: nel 2011 la Corte diede
ragione alla Macedonia, che ha infatti continuato a chiamarsi con il nome
scelto nel 1991. Nel frattempo, però, la Macedonia non è ancora entrata né
nell’Unione Europea né nella NATO.
A gennaio i
governi greco e macedone si sono accordati per iniziare nuovi colloqui sulla
questione del nome.
* Ennio Remondino
Giornalista, già corrispondente estero Rai e
inviato di guerra
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου