Nel 2017 nei porti di Ancona, Falcona
Marittima e Ortona sono state movimentate 9,7 milioni di tonnellate di merci,
di cui 5 milioni di tonnellate di merci liquide (petrolio greggio e prodotti
petroliferi raffinati) e 4,4 milioni di merci solide.
martedì, 20 febbraio 2018
Ortona, in particolare, è
una vera e propria “autostrada del mare dell’automotive”, con 4.707 veicoli in
esportazione. I numeri sono contenuti nel Rapporto statistico 2017
dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. Dall’analisi
emerge anche che ad Ancona i passeggeri sono cresciuti dell’8 per cento, con la
Grecia che rappresenta il 73 per cento del traffico totale, con 756.950
passeggeri (+17 per cento), il miglior risultato degli ultimi cinque anni.
Il traffico
delle merci su Ancona ammonta a 8,6 milioni di tonnellate nel 2017, con una
leggera flessione (-3 per cento) sul 2016. Segno positivo per il movimento
delle merci nei Tir e trailer, 2,3 milioni di tonnellate con una crescita del
+5 per cento, caratterizzate per il 20 per cento da prodotti alimentari e per
il 18 per cento da prodotti agricoli. “Un traffico, questo, di prodotti freschi
che richiede un’organizzazione specializzata e una catena logistica veloce, per
permettere di mantenere la qualità dei prodotti”, precisa l’Autorità di sistema
portuale. L’83 per cento delle merci nei Tir è diretto o proveniente dalla
Grecia, 1,93 milioni di tonnellate, in particolare dai porti di Igoumenitsa e Patrasso,
con almeno una toccata al giorno tutto l’anno. Il 13 per cento, pari a più di
293 mila tonnellate, coinvolge la direttrice albanese mentre il restante, oltre
99 mila tonnellate, pari al 4 per cento del totale, ha direzione Croazia. Lo
scorso anno è cresciuto il numero di Tir e trailer, con 148.263 transiti, + 5
per cento sul 2016. Il risultato si deve all’ottima performance della tratta
greca che, con più di 123mila tir e trailer, ha segnato una crescita dell’8 per
cento sul 2016. Molto positiva, anch’essa in crescita dell’8 per cento, la
direttrice albanese con 16.568 mezzi. È invece in calo il traffico con la
Croazia (7.687 mezzi, pari a -23 per cento). “Un trend che si conferma anno
dopo anno, anche a causa della riduzione dell’offerta di stiva dovuta al
termine delle attività della compagnia marittima Blue Lines nel 2016. Un
andamento che dovrà essere tema di approfondita riflessione da parte
dell’Autorità di sistema”, si legge nella nota. Rimane di minore rilievo, sul
dato totale delle merci transitate nel porto, il traffico delle rinfuse solide
che però registra un +25 per cento e si attesta a 581 mila tonnellate, con un
risultato che inverte la tendenza degli ultimi tre anni. Hanno segno negativo
(-8 per cento) le merci liquide, che comunque ammontano a 4,6 milioni di
tonnellate, con un calo dovuto alla diminuzione del traffico nella raffineria
di Falconara Marittima rispetto al 2016, anno boom del traffico, con un volume
superiore alla media, pari a 5 milioni di tonnellate. La movimentazione dei
container segna -9 per cento nel 2017, con 168.578 teu, l’unità di misura
standard, con un decremento condizionato soprattutto dai contenitori vuoti in
importazione, 12 mila pezzi in meno, con un calo del -28 per cento. “Una
discesa che non ci trova totalmente impreparati in quanto conseguenza della
riorganizzazione e della razionalizzazione in atto dei servizi e delle linee
delle compagnie armatoriali”, spiega l’Autorità. Sono invece in leggera
crescita i container pieni (+5 per cento) in importazione. Complessivamente le
merci nei contenitori transitate nel 2017 sono state pari a 1,1 milioni di
tonnellate. Sono state ben 4.085 le toccate navi in totale. “Il 2017 è stato il
primo anno di attività dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale.
Una trasformazione non solo istituzionale”, commenta il presidente Rodolfo
Giampieri, “ma che ha segnato la nascita di un ente con una nuova mission, che
ha il compito di mettere a fattore comune e sviluppare le potenzialità di tutti
i sei scali di competenza, Pesaro, Falconara, Ancona, San Benedetto del Tronto,
Pescara ed Ortona. Una strategia per favorire prospettive di crescita non in
un’ottica di campanile ma in una visione di cooperazione di sistema. Una
banchina virtuale di 215 chilometri, al centro dell’Adriatico, che crea una
grande opportunità di crescita per il sistema Italia”. Sono fattori di
soddisfazione, per Giampieri, “i risultati di un traffico passeggeri diffuso,
che interessa tre porti su sei, e l’essere parte, con Ancona e Ortona, delle
autostrade del mare, che danno a tutti i porti dell’Autorità di sistema un
ruolo europeo e un evidente valore aggiunto per i settori produttivi dei
territori su cui operano”. Nel 2018, aggiunge il presidente Giampieri, “è
nostra intenzione continuare a lavorare per l’efficienza delle infrastrutture,
per aumentare la competitività del sistema portuale e poter stimolare così la
crescita economica e occupazionale, in un’ottica di sostenibilità”.
Credits:
Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale
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