La Grecia antica è stata la culla del
progresso occidentale. La sua filosofia, il teatro, la medicina, l’arte, la
democrazia e lo sport hanno segnato la cultura di tutti noi e ancora oggi la
storia della Grecia si cela dietro la nostra quotidianità e il nostro mondo.
La preistoria
I primi insediamenti umani risalgono a 40 mila anni prima di Cristo,
soprattutto nella parte settentrionale dell’odierna Grecia. In seguito si
formano diverse aree regionali, corrispondenti alla Grecia Continentale, area
“elladica”, a Creta, area “minoica”, all’Egeo, area “cicladica”, e all’Asia
Minore, area “troiana”.
La civiltà micenea
Verso la fine del III millennio
a.C., l’area greca segue due sviluppi diversi: Creta e le Cicladi si
caratterizzano per l’espansione delle città e per il mantenimento di un intenso
livello di scambi, mentre nel Peloponneso e nella Grecia Centrale e
Settentrionale si ha una decisiva regressione culturale. Tra il XVI e la prima
metà del XV secolo a.C. in molte aree della Grecia Meridionale e Centrale si
sviluppano le comunità micenee che, nel corso del XV secolo a.C., iniziano
l’espansione nell’Egeo: a Cipro, in Asia Minore e in Egitto. I Micenei
sostituiscono i cretesi e fra il 1.300 e il 1.200 a.C. la loro cultura, con lo
sviluppo definitivo dell’architettura palaziale, è all’apice a Micene, Tirinto,
Pilo, Atene, Tebe e Orcomeno. Rispetto alla civiltà minoica, si nota la
collocazione degli insediamenti in luoghi ben difendibili e fortificati.
Il
periodo arcaico
Il periodo arcaico giunge fino al VIII secolo a.C.. La Grecia
lentamente esce dalla regressione micenea, riprende gli scambi economici, le
attività agricole e produttive, la crescita demografica, lo sviluppo di luoghi
di culto, la formazione di comunità cittadine e la riscoperta della scrittura.
La Grecia alto-arcaica ha ancora una elevata caratterizzazione regionale e si
divide in:
Grecia Occidentale: complessivamente arretrata e priva di siti
importanti.
Grecia Centrale (Tessaglia, Locride, Beozia): culturarlmente
unitaria.
Attica: molto sviluppata tecnologicamente, nel campo della ceramica e
della lavorazione del ferro, in costante contatto con l’Oriente.
Eubea:
privilegiata dalla ricchezza di ferro.
Peloponneso Orientale: ricco di centri
di culto come Corinto, Argo e Megara.
L’antichità classica
L’inizio del periodo
greco antico coincide tradizionalmente con la data della I Olimpiade (776
a.C.). Invece la data tradizionale per la fine del periodo greco antico
coincide con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l’integrazione
della Grecia nell’Impero romano nel 146 a.C.. Nel corso del VIII secolo a.C., i
poteri che erano del sovrano miceneo passano progressivamente nelle mani dei
capi delle famiglie più aristocratiche, che si spartiscono le competenze del
monarca. Gli insediamenti urbani rinnovati assumono il nome di pòleis. La polis
è una società politica, strutturata intorno alla nozione di cittadinanza
all’ideologia comunitaria. Le nuove città si sviluppano intorno al tempio della
Divinità protettrice e all’agorà, la grande piazza dove il popolo si riunisce e
prende le decisioni collettive riguardo la vita civile della polis.
Lo stato
federale
Accanto alla Grecia di polis, o stato cittadino, fin dall’arcaismo,
c’è lo Stato Federale, composto dalle singole etnie che abitavano la regione.
Lo Stato Federale è caratterizzato dalla coesistenza di una cittadinanza
federale con una cittadinanza locale. Nel IV secolo a.C., con l’indebolimento
della polis, gli stati federali acquistano un ruolo progressivamente maggiore.
Le colonie greche
Tra l’VIII ed il VII secolo a.C., i coloni greci si
stabiliscono sulle coste del sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania,
Puglia) e fondano diverse città che, Verso il III secolo a.C., si definiscono
facenti parte della Magna Grecia e che nel corso del III secolo a.C. vengono
annesse a Roma.
L’età ellenistica
Filippo II di Macedonia riesce ad imporre,
nel 346 a.C, la pace e l’unità tra le diverse polis. In seguito alle conquiste
del figlio Alessandro Magno, la cultura greca si unisce con quelle dell’Asia
Minore, l’Eurasia, l’Asia Centrale, la Siria, la Mesopotamia, l’Iran, l’Africa
del Nord, l’India, e nasce una civiltà – detta ellenistica – che è ancora oggi
modello insuperato di filosofia, religione, scienza ed arte. Questa civiltà si
diffonde dall’Oceano atlantico all’India, e la sua cultura riesce a dare un
notevole impulso al diritto, all’economia ed alla politica che in seguito
saranno alla base della civiltà romana. L’età ellenistica vera e propria si fa convenzionalmente
iniziare con il 323 a.C., anno della morte di Alessandro, e terminare con la
conquista romana dell’Egitto (battaglia di Azio del 31 a.C.).
La dominazione
romana
Atene, Pergamo e Rodi, attaccate da Filippo e dalla Siria, invocano la
protezione di Roma, che aveva appena concluso la Seconda guerra punica contro i
Cartaginesi. La Grecia diviene un protettorato romano nel 146 a.C., mentre le
isole dell’Egeo entrarono a farvi parte nel 133 a.C.. La Grecia diventa una
delle province chiave dell’Impero romano. La cultura romana si ellenizza e Roma
porta in Grecia il proprio diritto, le proprie istituzioni e la propria
tecnologia civile e militare. La pax romana permette alla Grecia di prosperare
economicamente e socialmente fino al periodo delle invasioni barbariche. A
partire dalla seconda metà del I secolo la Grecia e l’Oriente ellenizzato (Asia
Minore in particolare) iniziano a cristianizzarsi. Nel V secolo d.C., con la
distruzione dell’Impero dovuto alle invasioni barbariche, la Grecia è invasa e saccheggiata.
Sebbene rimane all’interno dell’Impero romano d’Oriente, la Grecia assume una
posizione più marginale e molte sue città iniziano un graduale ed inarrestabile
processo di decadenza.
La penisola greca in età medioevale e sotto la
dominazione turca
Le crociate trasformano Costantinopoli nella capitale
dell’Impero Latino e la Grecia rimane una delle roccaforti della cristianità,
fino alla conquista dell’impero ottomano, avvenuta il 29 maggio del 1453.
L’età
contemporanea
I turchi dominano l’intera Grecia fino ai primi decenni del XIX
secolo. Nel 1821, con la Guerra d’indipendenza greca, i greci dichiarano
l’indipendenza del paese, alla quale si arriva ufficialmente solo nel 1829. Il
danese Giorgio I sostituisce Ottone I alla guida del paese. Nella prima guerra
mondiale la Grecia entra a fianco dei futuri vincitori e riesce ad ottenere
un’estensione territoriale a est. Alla fine della II guerra mondiale la Grecia
viene liberata dai nazisti tedeschi, ma viene colpita da una lunga guerra
civile. Le forze governative del re hanno la meglio sui comunisti e la Grecia
diventa un protettorato degli USA. Nel 1974 la dittatura cade in seguito alla
conquista turca del nord di Cipro e in Grecia torna la democrazia. Inizia il
processo che porta la Grecia all’integrazione nella Comunità Europea.
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