Παρασκευή 9 Φεβρουαρίου 2018

Storia della Grecia

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La Grecia antica è stata la culla del progresso occidentale. La sua filosofia, il teatro, la medicina, l’arte, la democrazia e lo sport hanno segnato la cultura di tutti noi e ancora oggi la storia della Grecia si cela dietro la nostra quotidianità e il nostro mondo. 

La preistoria 

I primi insediamenti umani risalgono a 40 mila anni prima di Cristo, soprattutto nella parte settentrionale dell’odierna Grecia. In seguito si formano diverse aree regionali, corrispondenti alla Grecia Continentale, area “elladica”, a Creta, area “minoica”, all’Egeo, area “cicladica”, e all’Asia Minore, area “troiana”. 

La civiltà micenea 

Verso la fine del III millennio a.C., l’area greca segue due sviluppi diversi: Creta e le Cicladi si caratterizzano per l’espansione delle città e per il mantenimento di un intenso livello di scambi, mentre nel Peloponneso e nella Grecia Centrale e Settentrionale si ha una decisiva regressione culturale. Tra il XVI e la prima metà del XV secolo a.C. in molte aree della Grecia Meridionale e Centrale si sviluppano le comunità micenee che, nel corso del XV secolo a.C., iniziano l’espansione nell’Egeo: a Cipro, in Asia Minore e in Egitto. I Micenei sostituiscono i cretesi e fra il 1.300 e il 1.200 a.C. la loro cultura, con lo sviluppo definitivo dell’architettura palaziale, è all’apice a Micene, Tirinto, Pilo, Atene, Tebe e Orcomeno. Rispetto alla civiltà minoica, si nota la collocazione degli insediamenti in luoghi ben difendibili e fortificati. 

Il periodo arcaico 

Il periodo arcaico giunge fino al VIII secolo a.C.. La Grecia lentamente esce dalla regressione micenea, riprende gli scambi economici, le attività agricole e produttive, la crescita demografica, lo sviluppo di luoghi di culto, la formazione di comunità cittadine e la riscoperta della scrittura. 

La Grecia alto-arcaica ha ancora una elevata caratterizzazione regionale e si divide in:

Grecia Occidentale: complessivamente arretrata e priva di siti importanti. 

Grecia Centrale (Tessaglia, Locride, Beozia): culturarlmente unitaria. 

Attica: molto sviluppata tecnologicamente, nel campo della ceramica e della lavorazione del ferro, in costante contatto con l’Oriente. 

Eubea: privilegiata dalla ricchezza di ferro. 

Peloponneso Orientale: ricco di centri di culto come Corinto, Argo e Megara. 

L’antichità classica 

L’inizio del periodo greco antico coincide tradizionalmente con la data della I Olimpiade (776 a.C.). Invece la data tradizionale per la fine del periodo greco antico coincide con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l’integrazione della Grecia nell’Impero romano nel 146 a.C.. Nel corso del VIII secolo a.C., i poteri che erano del sovrano miceneo passano progressivamente nelle mani dei capi delle famiglie più aristocratiche, che si spartiscono le competenze del monarca. Gli insediamenti urbani rinnovati assumono il nome di pòleis. La polis è una società politica, strutturata intorno alla nozione di cittadinanza all’ideologia comunitaria. Le nuove città si sviluppano intorno al tempio della Divinità protettrice e all’agorà, la grande piazza dove il popolo si riunisce e prende le decisioni collettive riguardo la vita civile della polis. 

Lo stato federale 

Accanto alla Grecia di polis, o stato cittadino, fin dall’arcaismo, c’è lo Stato Federale, composto dalle singole etnie che abitavano la regione. Lo Stato Federale è caratterizzato dalla coesistenza di una cittadinanza federale con una cittadinanza locale. Nel IV secolo a.C., con l’indebolimento della polis, gli stati federali acquistano un ruolo progressivamente maggiore. 

Le colonie greche 

Tra l’VIII ed il VII secolo a.C., i coloni greci si stabiliscono sulle coste del sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia) e fondano diverse città che, Verso il III secolo a.C., si definiscono facenti parte della Magna Grecia e che nel corso del III secolo a.C. vengono annesse a Roma. 

L’età ellenistica 

Filippo II di Macedonia riesce ad imporre, nel 346 a.C, la pace e l’unità tra le diverse polis. In seguito alle conquiste del figlio Alessandro Magno, la cultura greca si unisce con quelle dell’Asia Minore, l’Eurasia, l’Asia Centrale, la Siria, la Mesopotamia, l’Iran, l’Africa del Nord, l’India, e nasce una civiltà – detta ellenistica – che è ancora oggi modello insuperato di filosofia, religione, scienza ed arte. Questa civiltà si diffonde dall’Oceano atlantico all’India, e la sua cultura riesce a dare un notevole impulso al diritto, all’economia ed alla politica che in seguito saranno alla base della civiltà romana. L’età ellenistica vera e propria si fa convenzionalmente iniziare con il 323 a.C., anno della morte di Alessandro, e terminare con la conquista romana dell’Egitto (battaglia di Azio del 31 a.C.). 

La dominazione romana 

Atene, Pergamo e Rodi, attaccate da Filippo e dalla Siria, invocano la protezione di Roma, che aveva appena concluso la Seconda guerra punica contro i Cartaginesi. La Grecia diviene un protettorato romano nel 146 a.C., mentre le isole dell’Egeo entrarono a farvi parte nel 133 a.C.. La Grecia diventa una delle province chiave dell’Impero romano. La cultura romana si ellenizza e Roma porta in Grecia il proprio diritto, le proprie istituzioni e la propria tecnologia civile e militare. La pax romana permette alla Grecia di prosperare economicamente e socialmente fino al periodo delle invasioni barbariche. A partire dalla seconda metà del I secolo la Grecia e l’Oriente ellenizzato (Asia Minore in particolare) iniziano a cristianizzarsi. Nel V secolo d.C., con la distruzione dell’Impero dovuto alle invasioni barbariche, la Grecia è invasa e saccheggiata. Sebbene rimane all’interno dell’Impero romano d’Oriente, la Grecia assume una posizione più marginale e molte sue città iniziano un graduale ed inarrestabile processo di decadenza. 

La penisola greca in età medioevale e sotto la dominazione turca 

Le crociate trasformano Costantinopoli nella capitale dell’Impero Latino e la Grecia rimane una delle roccaforti della cristianità, fino alla conquista dell’impero ottomano, avvenuta il 29 maggio del 1453. 

L’età contemporanea 

I turchi dominano l’intera Grecia fino ai primi decenni del XIX secolo. Nel 1821, con la Guerra d’indipendenza greca, i greci dichiarano l’indipendenza del paese, alla quale si arriva ufficialmente solo nel 1829. Il danese Giorgio I sostituisce Ottone I alla guida del paese. Nella prima guerra mondiale la Grecia entra a fianco dei futuri vincitori e riesce ad ottenere un’estensione territoriale a est. Alla fine della II guerra mondiale la Grecia viene liberata dai nazisti tedeschi, ma viene colpita da una lunga guerra civile. Le forze governative del re hanno la meglio sui comunisti e la Grecia diventa un protettorato degli USA. Nel 1974 la dittatura cade in seguito alla conquista turca del nord di Cipro e in Grecia torna la democrazia. Inizia il processo che porta la Grecia all’integrazione nella Comunità Europea. 


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