Chi legge
questo blog lo sa: di solito non lancio appelli, né promuovo sottoscrizioni ma
questa volta faccio un’eccezione per sostenere una persona che stimo: si chiama
Panagiotis Grigoriou e grazie al suo blog negli ultimi sette anni abbiamo
saputo cosa accadeva veramente in Grecia.
16/02/2018
Leggendo i suoi articoli apprendevamo
quel che la grande stampa internazionale taceva, soprattutto il dramma di un
popolo che secondo la retorica ufficiale è stato “salvato”, mentre in realtà è
stato ridotto in uno stato di povertà estrema, da sette anni di premurose cure
della Troika, la quale, come sapete, freme per poter riservare anche
all’Italia.
Panagiotis
Grigoriou è un etnologo di valore, sposato a Chris, una delle migliori grafiche
di Grecia. Prima della crisi la loro situazione economica e sociale era
ottimale , tipica della classe media greca, e mai avrebbero immaginato che
tutto potesse crollare sotto i colpi di una crisi e soprattutto di un’austerità
assurda, perché distruttiva e interminabile.
Chris ha
perso il lavoro e Panagiotis ha perso i suoi mandati di ricerca universitari.
Hanno dovuto reinventarsi. L’eccellente blog di Grigoriou, che ho scoperto
grazie ad Alberto Bagnai, sopravvive
grazie alle donazioni dei suoi estimatori e a una nuova non facile attività.
Con Chris da un paio di anni si propongono come guide, in francese, ai turisti
che vogliono compiere viaggi alternativi e soprattutto intelligenti in Grecia.
Si sono messi in proprio, con tenacia e umiltà, investendo i loro risparmi in
questa iniziativa, che rappresenta la loro principale fonte di reddito. La loro
mini agenzia si chiama Grèce Terra Incognita.
Mi permetto
di segnalarla a tutti i lettori per le loro vacanze estive e mi permetto,
altresì, di rilanciare l’appello di crowdfunding che mi ha rivolto Panagiotis,
il quale ha bisogno di raccogliere
settemila euro per comprare un pulmino, naturalmente usato,
indispensabile per svolgere la sua attività. Settemila euro potranno sembrare
pochi ad alcune persone, sono tantissimi se da molti anni non puoi più contare
su uno stipendio regolare e se continui a batterti per un Paese, dove:
– il Pil è
crollato del 27% rispetto al 2010,
– la
disoccupazione è del 30%,
– la sanità
pubblica è quasi azzerata e 500mila bambini vivono al di sotto della soglia di povertà,
– le
pensioni sono state dimezzate e 1’100’000 pensionati ricevono meno di 500 euro
al mese;
– un milione
di dipendenti del settore privato non incassa lo stipendio con regolarità e per
500mila di loro la retribuzione media è di 350 euro al mese.
Parliamo di
un Paese di 10 milioni di abitanti, membro dell’Unione europea, non di un Stato
africano in via di sviluppo.
Apprendendo
questi numeri, capirete l’urgenza
dell’appello di Grigoriou e di Chris, due greci che con grande dignità non si
arrendono e che, attraverso il blog, contribuiscono ad aprirci gli occhi.
Io li
sostengo, se volete unirmi a me potete farlo, attraverso questo sito:
Fonte:
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