Τρίτη 20 Φεβρουαρίου 2018

Ikkos, l’atleta di Taranto che stregò Olimpia

La copertina del libro di Lorenzo Laporta edito da Mandese

Nel libro di Lorenzo Laporta la vita dello sportivo che trionfò nei Giochi del V secolo a.C. L’ex capitale della Magna Grecia diventa protagonista. L’autore: «Non siamo solo la capitale dell’acciaio, qui la bellezza è ovunque».
  
19/02/2018

Nel 476 a.C. trionfa nel Pentathlon alle Olimpiadi, entrando nella leggenda. Un successo che lo rende immortale, come la statua che lo celebrava nel tempio di Era a Olimpia. Duemilacinquecento anni dopo, Ikkos, l’atleta di Taranto (Mandese editore) racconta la storia di uno sportivo eccezionale. Nel romanzo di Lorenzo Laporta si intrecciano mito e storia, sport e valori positivi. Il libro prende le mosse dal ritrovamento a Taranto, negli anni ’50, dello scheletro dell’atleta (con annesso corredo funerario) e diventa lo spunto per un salto indietro nel tempo. Laporta gioca con questo parallelismo tra le due figure e lascia che Ikkos diventi emblema di riscatto. E oltre agli allori sportivi descrive un’altra grande vittoria di Ikkos: l’amore per una donna liberata dalla schiavitù. 

L’altro protagonista del libro di Laporta è proprio Taranto. Un tempo splendente capitale della Magna Grecia e oggi associata ai veleni dell’Ilva. L’autore esalta la Grande Bellezza della città, troppo spesso dimenticata. Una bellezza su cui puntare per una rinascita, culturale prima che sociale. «Taranto è stanca di essere considerata la città della più grande acciaieria d’Europa - spiega l’autore - Non m’interessa entrare nelle questioni legate all’Ilva perché basta guardarsi intorno: qui la bellezza è ovunque. La stessa tomba dell’atleta di Taranto rappresenta l’unica testimonianza diretta di chi ha praticato i giochi olimpici nell’antica Grecia». «A Taranto produciamo acciaio, ma anche uomini d’acciaio», piace ripetere all’autore. «Il mio Ikkos nasce proprio dalla consapevolezza delle bellezze di questa terra ferita, ma orgogliosa, dove una vittoria olimpica datata 2500 anni fa può essere un messaggio di cambiamento». 

Il libro di Lorenzo Laporta rappresenta il primo passo di un progetto più ampio, che guarda al grande schermo. L’autrice Rai e Mediaset Paola Pascolini, infatti, ha già realizzato un soggetto e una pre-sceneggiatura per portare Ikkos al cinema. 


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