Salonicco, Grecia (iStock)
Presso
l'antica Tessalonica i resti di due antichi birrifici risalenti all'Età del
Bronzo.
PERCHE' SE
NE PARLA
Non solo il
vino: gli antichi Greci amavano anche la birra. Sono stati scoperti, infatti,
due birrifici risalenti all'Età del Bronzo. Era un modo per bere e divertirsi,
per loro, durante tutto l’anno. Anche quando le uve non erano mature. A ritrovare i resti di quelli
che potevano essere gli edifici utilizzati per tale produzione sono stati gli
archeologi dell'Università Aristotele di Salonicco. Alcuni sono stati rinvenuti
ad Archondiko, nel nord della Grecia, altri ad Agrissa, nella parte orientale.
I primi risalgono al 2100-2000 a.C., mentre quelle di Agrissa tra il 2100 e il
1700 a.C.
Sembra che a
causarne la rovina siano stati due grandi incendi. Uno dei reperti più
significativi, in entrambi i siti, erano proprio dei chicchi di cereali.
"Sono sicura al 95% che servissero per qualche forma di birra", ha
riferito Tania Valamoti, professore associato di Archeologia presso
l'Università Aristotele di Salonicco, in Grecia. "Non la birra che
conosciamo oggi, ma qualche forma di birra."
PERCHE’
ANDARCI
Salonicco,
corrispondente all'antica Tessalonica, è la più importante città della regione
della Macedonia. Questa presenta diverse tracce della dominazione ottomana e
della comunità ebraica, che prima della seconda guerra mondiale era una delle
più numerose d'Europa. Ma anche tanti importanti esempi di architettura
bizantina e paleocristiana, considerati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Da visitare
assolutamente la chiesa di san Demetrio, patrono della città. La prima chiesa
fu costruita nel IV secolo e fu edificata sulle preesistenze di un impianto
termale romano, che è stata usata come moschea dal 1430 al 1912. Ma anche la
tomba di Galerio, un mausoleo romano di forma circolare, trasformato in chiesa
sotto Teodosio I.
DA NON
PERDERE
La Torre
Bianca è uno dei principali monumenti, e ospita una mostra permanente dedicata
alla storia della città. E’ alto 30 metri, pari a 6 metri, e fu fortificata nel
XV secolo, utilizzata in seguito come posto di guardia dei Giannizzeri e come
prigione per i condannati a morte. Inizialmente era chiamata “Torre dei Leoni”,
poi assunse vari nomi. Sino a quando, nel 1890, un prigioniero condannato
all'ergastolo, imbiancò l'edificio in cambio della propria libertà. Da allora
il monumento fu chiamato “Beyaz-Kule”, cioè “Torre Bianca”.
PERCHE' NON
ANDARCI
Una meta
giovane e divertente, che ovviamente non ha il fascino di Atene e non ha la
natura e i colori di alcune iconiche isole greche. Ma ci sono tante cose da
fare e seguire, come il Festival Internazionale del Cinema di Salonicco. Non è
un posto molto turistico, con tutti i suoi pro e contro. A partire da quelli
più logistici...
COSA NON
COMPRARE
Tantissimi i
souvenir, che fanno riferimento soprattutto alla grande architettura e
scultura. Forte anche la tradizione della ceramica, così da avere una
validissima alternativa che fa contente le signore. Se proprio volete male a
qualcuno, comprate il grembiule con il disegno dell'isola.
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