Πέμπτη 8 Φεβρουαρίου 2018

Luino, venerdì al Circolo Cavallotti un viaggio nella “Scienza e Politica nella Grecia Antica”


Prosegue il ciclo di incontri "Scienza & Democrazia", promosso dall'Osservatorio, questa settimana conferenza dedicata al pensiero filosofico. Inizio ore 20.45

5 FEBBRAIO 2018 

L’Osservatorio Felice Cavallotti continua il suo ciclo di incontri “Scienza & Democrazia“, con un secondo intervento pubblico dal titolo “Scienza e Politica nella Grecia Antica“.

Questa volta il punto di osservazione può sembrare all’apparenza lontano dalla nostra realtà quotidiana, dato che l’ambito di indagine sarà il pensiero filosofico dell’antica Grecia, ma è stata fatta una richiesta specifica al relatore: ricercare, nel limite del possibile, un confronto con quanto esposto da Mario Agostinelli venerdì scorso.

In quell’incontro si è parlato del significato antropologico e dell’importanza dei paradigmi, di come attraverso il loro diverso carattere statuario, prodotto dalle percezioni delle sensibilità e da elaborazioni razionali (eredità naturali, scienze fisiche e soprattutto la fenomenologia del tempo), riescano a rendere l’osservazione delle cose diversa da come appare.

La serata non potrà fare a meno di incontrare le suggestive e appassionate ricerche del Professore Giovanni Reale, a cui da subito, con commosso ricordo e per stimolare l’interesse per l’iniziativa, “rubiamo” delle citazioni tratte da uno dei suoi testi (ancora oggi al centro degli studi sul pensiero platonico), dove si discute sulle qualità dell’osservazione:

La filosofia ha guadagnato con Platone la conoscenza del mondo intelligibile, ha raggiunto la conoscenza di quelle sfere della realtà che non sono sensibili, ma solamente pensabili. (…) Dunque, l’intelligenza ed elementi fisici non sono sufficienti per “legare” e per “tenere insieme” le cose: pertanto occorre guadagnare un’altra dimensione che ci porti alla conoscenza della “vera causa” ossia appunto alla conoscenza di ciò che l’intelligenza deve riferirsi. (Auto testimonianze o rimandi dei dialoghi di Platone alle ‘dottrine non scritte'”).

Anche sul merito dell’importanza e sulla necessità di integrare, per una corretta comprensione (nel caso specifico di Platone), i dialoghi orali con i testi scritti, “scrittura nei rotoli di carta e la scrittura nell’anima degli uomini”.

Problematica che ancora oggi sembra attuale, in cui si potrebbe “osservare”, nemmeno tanto forzando l’interpretazione, un’ennesima rivoluzione del paradigma tempo e di conseguenza cambiamenti dei parametri di riferimento sull’idea di Democrazia. Ne sono un esempio le discussioni sulla dissociazione che sta avvenendo tra l’esperienza concreta della relazione empatica, e quella della elaborazione tecnologica della comunicazione e della conoscenza (social network ecc.).

Questa discussa ed impegnativa cornice interpretativa, per le personalità eccellenti che non potrà includere (Socrate, Aristotele…), ci permetterà di intrattenere e intravedere, nonostante le rivoluzioni culturali attraversate (naturali, sociali, religiose, scientifiche e antroecologiche), fresche possibilità di dialogo e di confronto che ci meraviglieranno, svelandoci indiscutibili connessioni tra le suggestioni di Mario Agostinelli e quelle che ci regalerà, nel suo minuzioso lavoro di tessitura, il Professore Valerio Crugnola, al Circolo di Creva Felice Cavallotti, venerdì 9 febbraio alle ore 20.45.


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