Prosegue il
ciclo di incontri "Scienza & Democrazia", promosso
dall'Osservatorio, questa settimana conferenza dedicata al pensiero filosofico.
Inizio ore 20.45
5 FEBBRAIO 2018
L’Osservatorio
Felice Cavallotti continua il suo ciclo di incontri “Scienza & Democrazia“,
con un secondo intervento pubblico dal titolo “Scienza e Politica nella Grecia
Antica“.
Questa volta
il punto di osservazione può sembrare all’apparenza lontano dalla nostra realtà
quotidiana, dato che l’ambito di indagine sarà il pensiero filosofico
dell’antica Grecia, ma è stata fatta una richiesta specifica al relatore:
ricercare, nel limite del possibile, un confronto con quanto esposto da Mario
Agostinelli venerdì scorso.
In
quell’incontro si è parlato del significato antropologico e dell’importanza dei
paradigmi, di come attraverso il loro diverso carattere statuario, prodotto
dalle percezioni delle sensibilità e da elaborazioni razionali (eredità
naturali, scienze fisiche e soprattutto la fenomenologia del tempo), riescano a
rendere l’osservazione delle cose diversa da come appare.
La serata
non potrà fare a meno di incontrare le suggestive e appassionate ricerche del
Professore Giovanni Reale, a cui da subito, con commosso ricordo e per
stimolare l’interesse per l’iniziativa, “rubiamo” delle citazioni tratte da uno
dei suoi testi (ancora oggi al centro degli studi sul pensiero platonico), dove
si discute sulle qualità dell’osservazione:
La filosofia
ha guadagnato con Platone la conoscenza del mondo intelligibile, ha raggiunto
la conoscenza di quelle sfere della realtà che non sono sensibili, ma solamente
pensabili. (…) Dunque, l’intelligenza ed elementi fisici non sono sufficienti
per “legare” e per “tenere insieme” le cose: pertanto occorre guadagnare
un’altra dimensione che ci porti alla conoscenza della “vera causa” ossia
appunto alla conoscenza di ciò che l’intelligenza deve riferirsi. (Auto
testimonianze o rimandi dei dialoghi di Platone alle ‘dottrine non scritte'”).
Anche sul
merito dell’importanza e sulla necessità di integrare, per una corretta
comprensione (nel caso specifico di Platone), i dialoghi orali con i testi
scritti, “scrittura nei rotoli di carta e la scrittura nell’anima degli
uomini”.
Problematica
che ancora oggi sembra attuale, in cui si potrebbe “osservare”, nemmeno tanto
forzando l’interpretazione, un’ennesima rivoluzione del paradigma tempo e di
conseguenza cambiamenti dei parametri di riferimento sull’idea di Democrazia.
Ne sono un esempio le discussioni sulla dissociazione che sta avvenendo tra
l’esperienza concreta della relazione empatica, e quella della elaborazione
tecnologica della comunicazione e della conoscenza (social network ecc.).
Questa
discussa ed impegnativa cornice interpretativa, per le personalità eccellenti
che non potrà includere (Socrate, Aristotele…), ci permetterà di intrattenere e
intravedere, nonostante le rivoluzioni culturali attraversate (naturali,
sociali, religiose, scientifiche e antroecologiche), fresche possibilità di
dialogo e di confronto che ci meraviglieranno, svelandoci indiscutibili
connessioni tra le suggestioni di Mario Agostinelli e quelle che ci regalerà,
nel suo minuzioso lavoro di tessitura, il Professore Valerio Crugnola, al
Circolo di Creva Felice Cavallotti, venerdì 9 febbraio alle ore 20.45.
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