Le
pettinature greche erano particolarmente moderne. Infatti vennero spesso
copiate dalle donne in tempi più moderni.
22-12-2017
Dell’antica
Grecia ci sono rimasti milioni di miti. E non solamente tratti dall’Iliade e
dall’Odissea. Grazie a varie attestazioni di scrittori antichi, alle statue, ai
templi e alle pitture, siamo a conoscenza di almeno una parte della vita
dell’epoca. Ma chi, ancora oggi, non guarda con curiosità quei tempi? Elena di
Troia, Penelope, Saffo, sono solo alcune delle donne più famose che dominarono
la scena greca. Il loro modo di comportarsi, di ragionare e di vestirsi. Loro,
e le loro pettinature greche.
Le
pettinature greche
Per
ricostruire gli aspetti delle epoche precedenti alle nostre ci si può affidare
a pochi elementi. Per esempio statue, dipinti o reperti. Grazie a queste opere
artistiche si può immaginare come dovevano essere i modi di vestirsi, di
truccarsi e di acconciarsi i capelli. Per citare un caso, le pettinature greche
erano particolarmente moderne. Tanto che furono riprese anche in epoche
successive.
Erano
diversi gli ornamenti che potevano essere utilizzati per intrecciare i lunghi
capelli delle donne greche.
Spesso ci si
rivolgeva a una specie di parrucchiere. Questo era in grado di realizzare
bellissime acconciature e di far ricadere i capelli in morbidi ricci sulle
tempie delle clienti.
Le donne di
alto rango preferivano una certa lunghezza, mentre le schiave erano spesso
costrette a tagliare i capelli all’altezza del mento. Ovviamente le donne di
ceto inferiore cercavano di imitare quelle di rango superiore.
I capelli
lunghi nelle pettinature greche
Nell’antica
Grecia era usanza per le donne avere capelli lunghi e setosi. Nella maggior
parte dei casi si preferivano dei ricci che partissero dalla fronte e arrivassero
alla nuca. Per realizzarli si usavano delle lunghe aste di metallo che venivano
attorcigliate per mantenere la forma.
Potevano
essere tagliati in diversi modi. Per esempio con una frangia corta ma il resto
del taglio lungo, stretto in una coda. Erano molto comuni anche gli chignon e
le trecce. Per tenerli legati si usavano alcuni tipi di cordicine, fatte di
lana, lino o cotone.
Senza non
sarebbero riuscite a compiere i propri compiti giornalieri, dal momento che
avrebbero sempre avuto i capelli lunghi sul viso. Un’altra acconciatura molto
diffusa aveva la riga al centro e i capelli raccolti sulla nuca. Spesso per
questo compito ci si affidava anche a pezzi di stoffa in grado di incorniciare
il resto del volto.
Il colore
dei capelli invece variava molto, ma la moda prediligeva il biondo. Infatti ci
sono pervenuti diverse descrizioni in merito a come scolorirli. Le matrone più
eccentriche invece optavano per un nero intenso con riflessi metallici.
I capelli
corti nelle pettinature greche
I capelli
corti non venivano portati da molte donne nell’antica Grecia. Infatti averli
lunghi era sinonimo di ricchezza e di un ceto sociale molto alto. Il taglio
corto spesso poteva significare appartenenza a una classe sociale molto bassa,
oppure essere una schiava. Infatti queste venivano costrette a tenere i capelli
corti all’altezza del mento.
Le donne,
però, si rasavano i capelli nel giorno del proprio matrimonio.
Quindi si
doveva comunque trovare un modo per acconciarli. Come per quelli lunghi, si
cercava principalmente di realizzare dei ricci morbidi. A volte coprendosi il
capo con della stoffa o altro.
I cappelli
invece non erano molto utilizzati. Infatti avevano uno scopo puramente pratico
come proteggere chi lo portava dai raggi solari. Erano quindi i contadini a
portarli, oppure chi doveva lavorare a lungo all’esterno. Avere un certo tipo
di abbronzatura, tra l’altro, era disdicevole per una donna. Secondo gli
standard della società dell’antica Grecia le donne dovevano avere la pelle
delicata e bianca come il latte. Per esempio, nell’Odissea, l’epiteto di
Penelope era “dalle bianche braccia”. Simbolo non solo di un ceto sociale molto
elevato, ma anche di fedeltà nei confronti del marito.
La cura dei
capelli
All’epoca,
ovviamente, non esistevano shampoo o balsami. E neanche acqua calda corrente.
Lavarsi era particolarmente difficile e disagevole.
Si ricorreva
quindi a oli profumati che coprissero qualsiasi tipo di odore.
Per la cura
del capello, invece, si usavano i prodotti naturali più disparati. Alcune
preferivano olio di oliva, ancora oggi spesso utilizzato, altre miele (il quale
conferiva anche una particolare sfumatura di biondo/ramato) e altre grasso
animale, cenere o sterco.
Invece per
l’acconciatura vera e propria si avevano altri strumenti. Per esempio reticelle
di metallo, cordicine, pettini d’avorio. Le dame più ricche avevano anche
specchi, spesso realizzati con rame e altamente ornati.
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου