DALLA SCUOLA
Un
giorno, dall'alto, guardai verso il mare e vidi che in porto c'erano molte navi.
Sono navi greche mi disse un vecchio pescatore. Io rimasi stupefatto, ma lo fui
ancor di più quando, dopo essermi girato un attimo, mi voltai di nuovo. Davanti
a me non c'era più la mia città e nemmeno il suo porto, c'erano soltanto le
navi di prima. Chiesi a un tizio, stranamente sorpreso di parlare la sua
lingua-dove mi trovassi. Mi fu detto che ero nella città di Troia, attaccata
dagli Achei. Dunque Genova, la mia Genova, si era trasformata nella città di
Troia. Che incubo! In lontananza vidi un monte, forse era la catena del monte
Ida, di cui ci aveva parlato il prof. a scuola, e di fronte alle sue coste
un'isola, probabilmente quella di Tenedo. Tutte le navi che avevo visto ora
erano attraccate nel porto di Troia. Diedi la colpa al mio orologio del tempo
storico,capace di portarti nel passato e nel futuro regalo di un mio amico
inventore, che ancora una volta mi aveva portato nel passato.
03.12.17
Bando alle
ciance, il nome di quella città voleva dire una sola cosa:guerra di
Troia. Subito pensai che sarebbe stato che avrei potuto approfittarne per uno
scoop da perfetto giornalista del passato, intervistandp qualche protagonista
di quella guerra. Tirai fuori la videocamera che quel giorno avevo con me e
incominciai a riprendere alcuni guerrieri achei, fortunatamente senza che mi
vedessero. Decisi poi di intervistare Achille.
Giunto nei
pressi dell'accampamento greco. chiesi di lui. Me lo trovai di fronte. Proprio
davanti a me, Achille sguainò la sua spada e uccise un guerriero troiano.
Spaventato, abbandonai l'idea dell'intervista ad Achille. Era troppo
pericoloso. Presi perciò il mio orologio del tempo storico per andare al tempo
della distruzione della città,grazie al famoso cavallo. Purtroppo premetti
troppo il pulsante, finendo molto più indietro nel tempo, ossia a pochi giorni
dopo la nascita di Achille.Vidi una donna che stava immergendo il suo bambino
in un fiume e mi ritornò in mente tutto. Quel bambino era Achille e la donna
Teti,sua madre.Feci una domanda a Teti:-"come si chiama il bambino" e
lei mi rispose:-"Ligirone, ma sarà chiamato Achille". Me ne andai
poco dopo e con il mio orologio del tempo storico raggiunsi Achille mentre
stava per essere ucciso da Paride la cui freccia, guidata da Apollo, avrebbe
colpito l'eroe al tallone. Volevo avvertirlo, venendo dal futuro,del grave pericolo
ma non mi fu possibile fare qualcosa per lui.
All'
improvviso, però, per un altro problema al mio orologio del tempo mi ritrovai
nel punto di avvistamento iniziale, davanti al porto di Genova, e scoprii che
la mia era stata solo una fantasia. Non c'erano più le navi greche.
Proprio in
quel momento mi svegliai era stato soltanto un sogno.
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