Δευτέρα 4 Δεκεμβρίου 2017

GRAZIE O PER COLPA DEL MIO OROLOGIO DEL TEMPO STORICO,ECCOMI CATAPULTATO NELL'ANTICA GRECIA

DALLA SCUOLA

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Un giorno, dall'alto, guardai verso il mare e vidi che in porto c'erano molte navi. Sono navi greche mi disse un vecchio pescatore. Io rimasi stupefatto, ma lo fui ancor di più quando, dopo essermi girato un attimo, mi voltai di nuovo. Davanti a me non c'era più la mia città e nemmeno il suo porto, c'erano soltanto le navi di prima. Chiesi a un tizio, stranamente sorpreso di parlare la sua lingua-dove mi trovassi. Mi fu detto che ero nella città di Troia, attaccata dagli Achei. Dunque Genova, la mia Genova, si era trasformata nella città di Troia. Che incubo! In lontananza vidi un monte, forse era la catena del monte Ida, di cui ci aveva parlato il prof. a scuola, e di fronte alle sue coste un'isola, probabilmente quella di Tenedo. Tutte le navi che avevo visto ora erano attraccate nel porto di Troia. Diedi la colpa al mio orologio del tempo storico,capace di portarti nel passato e nel futuro regalo di un mio amico inventore, che ancora una volta mi aveva portato nel passato.

03.12.17

Bando alle ciance, il nome di quella città voleva dire una sola cosa:guerra di Troia. Subito pensai che sarebbe stato che avrei potuto approfittarne per uno scoop da perfetto giornalista del passato, intervistandp qualche protagonista di quella guerra. Tirai fuori la videocamera che quel giorno avevo con me e incominciai a riprendere alcuni guerrieri achei, fortunatamente senza che mi vedessero. Decisi poi di intervistare Achille.

Giunto nei pressi dell'accampamento greco. chiesi di lui. Me lo trovai di fronte. Proprio davanti a me, Achille sguainò la sua spada e uccise un guerriero troiano. Spaventato, abbandonai l'idea dell'intervista ad Achille. Era troppo pericoloso. Presi perciò il mio orologio del tempo storico per andare al tempo della distruzione della città,grazie al famoso cavallo. Purtroppo premetti troppo il pulsante, finendo molto più indietro nel tempo, ossia a pochi giorni dopo la nascita di Achille.Vidi una donna che stava immergendo il suo bambino in un fiume e mi ritornò in mente tutto. Quel bambino era Achille e la donna Teti,sua madre.Feci una domanda a Teti:-"come si chiama il bambino" e lei mi rispose:-"Ligirone, ma sarà chiamato Achille". Me ne andai poco dopo e con il mio orologio del tempo storico raggiunsi Achille mentre stava per essere ucciso da Paride la cui freccia, guidata da Apollo, avrebbe colpito l'eroe al tallone. Volevo avvertirlo, venendo dal futuro,del grave pericolo ma non mi fu possibile fare qualcosa per lui.

All' improvviso, però, per un altro problema al mio orologio del tempo mi ritrovai nel punto di avvistamento iniziale, davanti al porto di Genova, e scoprii che la mia era stata solo una fantasia. Non c'erano più le navi greche.

Proprio in quel momento mi svegliai era stato soltanto un sogno.


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