Finora non
hanno accolto nessun rifugiato da Italia e Grecia ma ora sperano di compensare
con un contributo finanziario alle operazioni italiane in Libia
Elena Cavallone -14/12/2017
Basterà
qualche milione di euro a risolvere l’emergenza migranti? Per i quattro paesi
del gruppo di Visegrad, contrari accogliere la loro quota di rifugiati, la
risposta è affermativa. Giovedì a Bruxelles Polonia, Ungheria, Slovenia e
Repubblica Ceca hanno presentato la loro ricetta per aiutare Italia e Grecia.
“I quattro
paesi di Visegrad sono pronti a contribuire con una considerevole somma di
denaro per aiutare a difendere le frontiere esterne dell’UE e contribuire alle
azioni europee avviate in Libia “, ha annunciato il premier ungherese Orban.
36 milioni
di euro per finanziare il progetto che l’Italia sta gestendo in Libia per la
formazione e l’equipaggiamento della guardia costiera libica, che effettuerà
anche operazioni di salvataggio in mare.
Per il
Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker si tratta di un primo
passo nella direzione della solidarietà.
“Sono
contento che ci siano i primi risultati i quattro di Visegrad sono arrivati con
una proposta importante, il che dimostra che sono pienamente allineati alla
solidarietà con l’Italia e con gli altri. Per una volta sono felice”.
“Una
decisione rilevante che piace all’Italia”, cosi ha commentato l’iniziativa il
premier Gentiloni, presente alla riunione con i leader dei quattro paesi che
sull’immigrazione hanno posizioni molto distanti dal resto d’Europa.
Ma metter
mano al portafogli non basta: “queste distanze non cambiano con questa
decisione – ha ribattuto-. Continueremo a sostenere la necessità di avere un
impegno sulla ricollocazione dei rifugiati e di avere una politica comune
dentro i confini dell’Unione europea.
Ma se a Est
continuano a costruirsi muri ci vorrà di più di un contributo finanziario per
alleviare la pressione su Italia e Grecia.
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