Serviva un servizio de Le Iene per portare all’attenzione degli italiani la grave situazione in cui versa la Greciaper colpa dell’austerità, per i tagli alla sanità, alle pensioni e per gli aumenti delle tasse imposti dall’Europa per far ripagare ad Atene il suo debito.
DI FRANCO · 14 DICEMBRE 2017
Le cause
della crisi in Grecia sono complesse, le sue conseguenze sulla popolazione
tragiche.
Con lo
scoppio della crisi del 2008 è la sanità pubblica greca a subire il contraccolpo
più duro, fino a portare l’80% della popolazione a non avere accesso ad
un’assicurazione sanitaria – come riportato dalla banca centrale della Grecia.
La
situazione è disastrosa, il piano di salvataggio sta distruggendo lentamente la
Grecia e la dignità dei suoi abitanti.
Grecia
lascia morire i suoi malati, sanità al collasso
La Iena
Marco Maisano visita una delle tante farmacie sociali che forniscono medicine
gratis ai cittadini, una reazione umana allo scempio della mancanza di
forniture. Neanche a dirlo, lo Stato non passa nulla.
“Siamo come
morti che camminano”, afferma un
cliente della farmacia sociale, un pensionato che prende 360 euro al mese e non
può permettersi di pagare le sue medicine.
Non semplici
medicinali da banco: in Grecia mancano gli antitumorali persino negli ospedali
pubblici perché le società farmaceutiche interrompono spesso le forniture. Il
motivo? Il rischio di non vedersi pagare è troppo alto, le multinazionali
preferiscono scappare dal mercato greco. La situazione della sanità pubblica in
Grecia è una vera tragedia.
Secondo il
signor Dimitri, ultraottantenne che gestisce da anni una farmacia sociale,
l’anno scorso il 60% dei bambini non è stato vaccinato e dagli ospedali greci
mancano 4.000 medici e 18.000 componenti del personale ospedaliero.
Suicidi
aumentano in Grecia, niente medicine ai malati terminali
Aumento dei
suicidi in Grecia: i dati mostrano che dal 2008 sono stati circa 40.000. In
Italia sono circa 4.000 le persone che riescono a togliersi la vita ogni anno,
un dato anche qui in drastico aumento.
Il ministero
ha messo una legge per cui i dottori sono obbligati, ai malati gravi come di
cancro, a scrivere l’aspettativa di vita del paziente sulla ricetta dei suoi
medicinali. L’obiettivo è quello di risparmiare sui farmaci e di non spendere
troppi soldi in medicine per pazienti a cui rimangono solo pochi mesi – non
fregandosene che, così, il paziente vede nero su bianco la data della sua
morte. Un crimine contro l’intero genere umano.
Più morti
che nascite dallo scoppio della crisi in Grecia
Un noto
cardiologo di Atene ci spiega che bisogna aspettare almeno tre, quattro mesi
per fare delle visite necessarie ai pazienti malati di cancro.
2 milioni di
greci su una popolazione totale di 10 milioni non ha accesso alle cure, una
persona su cinque.
Dal 2011 ci
sono più morti che nascite in Grecia, non perché siano aumentate le nascite –
che mantengono una media stabile – ma perché sono aumentate le morti. È colpa
della mala sanità, le persone costrette a decidere se mangiare o prendere le
medicine.
Ancora
secondo i dati della banca centrale greca, la mortalità infantile nel Paese è
salita dal 2,65% nel 2008 al 4% nel 2014. Aumentati anche i malati di AIDS e
epatite C, insieme al numero di suicidi – che negli ultimi tre anni è aumentato
del 35,7%.
Perché tutto
questo?
Una gestione
ignobile della crisi: in Europa le istituzioni, sotto gli occhi di tutti,
impongono un’austerità insopportabile, tagli drastici a sanità e pensioni. E a
pagare, molto spesso con la vita, sono le persone comuni.
Tutta una
questione di soldi.
via Money.it
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