È la prima
volta di un presidente turco dopo oltre mezzo secolo. Al centro dell'incontro
immigrazione, terrorismo e questione cipriota.
05/12/2017
Una visita
storica, la prima in oltre mezzo secolo, tra due vicini le cui relazioni sono
state sempre difficili; domani e dopodomani il presidente turco Erdogan si
recherà ad Atene dove incontrerà il suo omologo Pavlopoulos, e il primo
ministro Alexis Tsipras. Al centro della visita la lotta al terrorismo e la
gestione del flusso dei migranti sulla rotta balcanica. Ioannis Amanatidis, il
viceministro agli affari esteri greco ha detto: "L'espansione dei canali
di comunicazione, lo sviluppo di un'agenda positiva tra i due Paesi in un
momento in cui, come si può vedere, ci sono difficoltà, sono i problemi che
possono trasformarsi in benefici per entrambi i Paesi. Il dialogo e la
diplomazia portano sempre risultati".
Ovviamente
l'attesa maggiore è per una parola dei leader sulla questione delle questioni,
quella cipriota, che ha gelato le relazioni tra i Paesi per decenni fino al
fallimento dei negoziati per la riunificazione dell'isola, la scorsa estate in
Svizzera.
Il portavoce
del governo cipriota, Nicos Christodoulides, fa appello ai turchi:
"Speriamo che la Turchia risponda al governo greco al fine di avviare un
dialogo significativo tra i due Paesi, in modo da poter valutare se ci sono le
basi per costruire una nuova conferenza su Cipro".
Obiettivo
ambizioso, tema che è stato al centro dei complessi lavori preparatori alla
visita.
Akis Tatsis,
giornalista Euronews: "I preparativi per la visita del presidente turco in
Grecia sono durati sette mesi. Atene e Ankara hanno allestito un evento
storico, perché Recep Tayyip Erdogan è il primo presidente turco che visita la
Grecia dopo 65 anni. Nonostante le loro antiche divergenze, entrambi i Paesi
sembrano determinati a mantenere aperti i canali di comunicazione, poiché
ritengono che questo sia l'unico modo per discutere e risolvere problemi".
IL VIDEO QUI:
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