Κυριακή 17 Δεκεμβρίου 2017

Tour tra i musei di Atene, la cultura della capitale della Grecia

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Tour di Atene, una delle capitali più visitate d’Europa. Il fascino dell’Acropoli e del Partenone non hanno eguali al mondo. Scopriamo i musei più importanti

La capitale della Grecia, Atene, è indubbiamente una delle mete più ambite del turismo culturale non solo europeo ma di tutto il mondo, che riconosce nel suo passato millenario, incarnato nell’Acropoli e nel Partenone uno dei simboli stessi della cultura occidentale.

Questo fascino magnetico attrae visitatori da secoli ed è stato arricchito negli ultimi anni da una fitta rete di musei e centri culturali che permettono di ampliare il raggio del semplice turismo da cartolina per entrare in un vero e proprio circuito di conoscenza che dall’età di Omero arriva fino ai giorni nostri con la storia della Repubblica Greca.

Nonostante la crisi economica abbia colpito duramente la Grecia, l’offerta culturale della capitale si è ampliata, offrendo ai viaggiatori che arrivano da tutto il mondo una vasta gamma di musei, se ne contano oltre 40 che permettono di scoprire ogni dettaglio della storia di questa nazione che tanto ha segnato la storia del pensiero, dell’arte, della scienza e della politica.

In questa breve guida indicheremo alcuni dei musei tra i più importanti e interessanti che si possono visitare in un viaggio nella capitale della Grecia, Atene.

Museo Archeologico Nazionale, si tratta di uno dei musei più importanti al mondo e in particolare per la cultura occidentale, il luogo con la più alta concentrazione di reperti della civiltà ellenica e la più completa collezione di testimonianze materiali e artistiche dell’età classica. Questo museo è il maggiore museo greco e il più visitato del paese, con le sue raccolte che ripercorrono la storia della cultura greca dalle origini, passando per l’età micenea e gli eroi omerici per poi arrivare nel cuore dello splendore dell’età classica al tempo di Pericle e della democrazia ateniese. Le parole riescono con difficoltà a raccontare le meraviglie da vedere a pochi metri di distanza la maschera di Agamennone, il Cronide di Capo Artemisio o il Diadumeno. Da non dimenticare anche le sale spesso poco considerate dai turisti come le collezioni cicladiche o i gioielli del periodo ellenistico.

Museo dell’Acropoli, inaugurato nel 2009 dopo alcuni anni di chiusura, questo museo raccoglie una collezione monografica sull’Acropoli di Atene, con un percorso cronologico che ripercorre l’intera storia di questa altura dell’Attica dove dall’unione di piccoli villaggi nacque la città di Atene. Le sale ospitano opere scultoree di capitale importanza per la storia dell’arte come la Kore col Peplo, il Moscophoros o il Cavaliere Rodin e nella sezione più alta del percorso espositivo si possono ammirare le copie del fregio del Partenone, i cui originali sono oggi al British Museum di Londra. Al di sotto dell’attuale sede è possibile visitare gli scavi delle antiche strutture venute alla luce durante la realizzazione della nuova struttura.

Museo Nazionale d’Arte Contemporanea, chiamato anche EMST, è il museo della capitale dedicato all’arte contemporanea, sia greca che internazionale e ospita due collezioni principali, una storica che ripercorre le vicende artistiche del Novecento e una d’attualità dove vengono esposte le ultime opere acquisite dal museo stesso. Oggi una parte della sede è in corso di ampliamento per consentire di acquisire più opere riguardanti la scena artistica della Grecia e per permettere agli artisti di donare i propri archivi e la propria documentazione e garantirne in questo modo la fruibilità nel futuro.

Museo dell’Arte Cicladica, un museo dedicato alla misteriosa e affascinante civiltà cicladica, che fiorì tra il 3200 e il 2000 a.C. nell’arcipelago delle Cicladi nel centro del Mar Egeo. In questo museo si possono ammirare le collezioni delle tipiche sculture cicladiche realizzate nel meraviglioso marmo di Paros e caratterizzate da imperscrutabili volti stilizzati. Il museo è anche fornito di servizi all’avanguardia che permettono ai visitatori di apprendere in modo coinvolgente e interattivo la storia di questa civiltà spesso poco conosciuta e il bookshop alla fine del percorso permette di acquistare riproduzioni delle opere realizzati da artigiani che ancora operano nelle Cicladi.

Museo Bizantino, l’istituzione museale che ripercorre la lunga storia della capitale durante il Medioevo, una storia spesso poco conosciuta dai turisti concentrati sulla Grecia Classica ma altrettanto interessante e affascinante. Le collezioni permettono di attraversare più di 2.000 anni di storia attraverso capolavori artistici provenienti da tutto l’Impero Bizantino e riscoprire la storia di Atene durante il Medioevo.

Museo della Guerra, un museo spesso dimenticato dai turisti ma che permette di visitare una delle più ampie collezioni di armi e oggetti legati alla guerra d’Europa. In un percorso che attraversa ogni epoca, dalla preistoria alla contemporaneità, nel museo è possibile osserva l’evoluzione tecnologica e l’impatto sociale e culturale delle armi e della guerra, con una particolare attenzione per la cultura greca classica.

Gazi Technopolis Manos Hatzidakis, più che un museo in senso stretto si tratta di un grande centro culturale dedicato alla cultura greca contemporanea e in particolare al compositore greco Manos Hadjidakis e alla cantante lirica Maria Callas. Questo centro culturale della capitale è stato costruito a partire dalla riqualificazione di un’area industriale dismessa nel quartiere Gazi e oggi è uno dei cuori pulsanti della scena artistica della Grecia grazie ad una grande varietà di sale espositive, auditorium e spazi dedicati all’insegnamento delle arti e della musica. Il Technopolis viene spesso usato per la realizzazione di mostre fotografiche e d’arte contemporanea sia nazionali che internazionali. All’interno del centro si trova anche il Museo Maria Callas dove si possono ascoltare registrazioni originali della più famosa cantante greca e visitare una ricchissima mostra di documenti, fotografie e oggetti appartenuti alla Callas e oggi donati al museo.


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