Appuntamento
per domenica 10 dicembre a Corigliano d'Otranto per quella è ormai una delle
classiche mezze maratone a livello nazionale
A. Morrone - 06 dicembre 2017
LECCE – E’
uno degli appuntamenti più attesi della stagione podistica, la mezza maratona
che chiude, di fatto, un anno di corse. Saranno in centinaia gli atleti al via
della 19esima edizione della “Half marathon Grecìa salentina”, in programma
domenica 10 dicembre (partenza alle ore 9), all’ombra della meraviglia
cinquecentesca del Castello de’ Monti, a Corigliano d’Otranto (Koriàna). Un
viaggio nel cuore di una terra antica come il tempo, tra storia, leggende,
resti megalitici di specchie, dolmen, menhir, monumenti e una lingua dal
fascino seducente e dal suono ammaliante: il griko. Ventuno chilometri nel
cuore della Grecìa salentina, sulle tracce della Magna Grecia, culla di civiltà
e incontro di razze, culture e popoli. Bellissimo il percorso disegnato dall’Asd
Atletica Amatori Corigliano con il patrocinio del comitato provinciale Fidal di
Lecce, dell’Unione dei comuni della Grecìa salentina, e la preziosa
collaborazione di Cronogare, che condurrà i podisti in tre dei novi comuni
della Grecìa.
“La Half marathon
Grecìa salentina rappresenta ormai un appuntamento fisso nel calendario delle
manifestazioni sportive nazionali – commenta il presidente dell’Amatori
Corigliano, Lucio Antonio Donno – che, partendo dal comune di Corigliano
d’Otranto, si snoda nel cuore della Grecìa Salentina, rivolgendosi non solo
agli sportivi locali ma anche ai tanti atleti che approfittano della
manifestazione per trascorrere alcuni giorni di vacanza nel Salento, offrendo
un interessante connubio fra sport, turismo e tradizioni storico-culturali
della nostra terra. La nostra manifestazione podistica ci consente di
rivolgerci a un pubblico interessato alla pratica sportiva diretta, fatta di
fatica e sudore, lontana dai fragori dello sport spettacolo, in cui lo sport
diventa un’occasione sociale straordinaria di aggregazione e divertimento”.
Partenza,
come detto, dalla nobile Corigliano, poi giù verso Melpignano, attraversando
l’imponente piazza antistante l’ex chiesa e convento degli Agostiniani (un
capolavoro architettonico progettato dell'architetto leccese Giuseppe Zimbalo),
dove ogni estate si tiene il concertone finale della Notte della Taranta, e
piazza San Giorgio, antica sede di un importante mercato caratterizzata dai
suoi portici con volte a botte circolari. Terza tappa nel fascino e le origini
leggendarie di Castrignano dei Greci (Kastrignàna), dove sull’imponente
castello, “fortis indomitu”, troneggia un’iscrizione dal carattere sinistro:
“procul Thaumantia proles dulcior cum pulvere palma ne quid invita Minerva
(state lontano, figlie di Taumante; la palma della vittoria è più dolce con la
polvere, affinché tu non faccia niente contro la volontà di Minerva), che
sembra rivolta ai guerrieri-podisti. Infine il ritorno in salita a Corigliano,
attraversando l’antica Porta Sud, conosciuta come Caporta (dal griko cau+porta,
“porta sud”), sormontata dal motto: “invidia inopia fa”, un invito sempre
valido contro l’invidia, che conduce gli atleti all’arco meno nobile ma più
glorioso dell’arrivo.
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