di Unione
Sindacale Di Base
La notizia
che il governo Syriza sta per varare delle leggi che attaccano il diritto di
sciopero, ha ricevuto l’immediata risposta del movimento sindacale di classe
greco.
6 dicembre
2017
I link di seguito prodotti rimandano a video e
foto della manifestazione promossa dal
PAME ad Atene. Una manifestazione
militante molto determinata che aveva chiesto di incontrare il Ministro del
Lavoro, una volta che questo ha rifiutato di incontrare la delegazione, la
testa del corteo ha buttato giù a spallate l’ingresso del Ministero che, come
hanno gridato i manifestanti, rappresenta i padroni e non i lavoratori.
Il corteo ha
fatto tappa davanti al parlamento greco dove ha lasciato una grande scritta che
recita “Giù le mani dal nostro diritto di sciopero” per poi piombare
rumorosamente sulla residenza del Primo Ministro Alexis Tsipras, la reazione particolarmente violenta della
polizia però non ha scompaginato la dimostrazione ottenendo il temporaneo
ritiro del disegno di legge contro il diritto di sciopero.
In una nota
il PAME denuncia l’ennesimo attacco ad una manifestazione di lavoratori
con manganelli e bombe lacrimogene da
parte di quello che non nasconde di essere uno dei Governi più sottomessi alla
Troika.
La mobilitazione promossa dal PAME così estesa e
compatta ha ottenuto il temporaneo
ritiro del disegno di legge antisciopero. Il sindacato di classe greco ha
invitato i lavoratori a mantenere alta la mobilitazione perché il Governo Syriza ha fatto spaere che intende
ripresentare una legge che limiti l’arma storica del movimento operaio.
L’appuntamento
è per il 14 dicembre giorno dello sciopero generale dei lavoratori greci a cui
va tutta la nostra solidarietà e sostegno.
Il
comunicato della Unione Sindacale di Base
La durissima
risposta dei lavoratori greci ha costretto il sedicente governo progressista di
Syriza a una precipitosa retromarcia sulla stretta al diritto di sciopero,
obbligando il ministro del Lavoro a ritirare l’emendamento che alzava dal 20 al
50% la percentuale di adesioni necessaria per proclamare uno sciopero.
Migliaia di
militanti del Pame, il sindacato di classe aderente al Wftu, sono scesi in
piazza martedì 5 dicembre ad Atene, scontrandosi con la polizia schierata a
difesa del ministero del Lavoro, che ha aggredito i manifestanti facendo largo
uso di lacrimogeni e spray.
La decisa
reazione della classe operaia organizzata ha costretto il governo a ritirare
l’emendamento, sventando così l’attacco ai diritti dei lavoratori. Quella di
martedì è solo l’ennesima azione di Tsipras, sempre più marionetta nelle mani
della Troika, del FMI e della UE, contro la popolazione greca. Un’azione venuta
solo pochi giorni dopo i duri scontri in coincidenza con le prime aste di
abitazioni confiscate a chi non riesce più a pagare i mutui a causa dei tagli a
stipendi e pensioni seguiti ai diktat del capitalismo internazionale. Il Pame
ancora una volta si è messo alla guida dei lavoratori, dimostrando che le lotte
pagano e che non è più tempo di confronto passivo. Per questo il Pame ha
confermato lo sciopero generale nazionale di 24 ore per giovedì 14 dicembre,
chiamando a una grande risposta di massa alle politiche di Syriza genuflesse ai
voleri del capitalismo. USB si schiera a fianco del Pame e solidarizza con
tutti i greci vessati e umiliati da anni di diktat.
Guarda il VIDEO:
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