La cucina
greca è plurisecolare e primeggia nell’arte culinaria sia in tradizione che in
qualità. Ha più di venticinque secoli di esistenza
02
ottobre 2017
Tra le tante
delizie che animeranno il prossimo weekend il Festival Internazionale del Cibo
di Strada a Cesena (in Piazza del Popolo e in Piazza Amendola) ci saranno anche
quelle della Grecia, con Nicos Kleftodimos, dell’Estiatorio To-Steki. La cucina
greca è plurisecolare e primeggia nell’arte culinaria sia in tradizione che in
qualità. Ha più di venticinque secoli di esistenza. Quando in Europa si
ignoravano i rudimenti della cucina, tranne la carne arrostita, in Grecia si
sapevano già mescolare diversi ingredienti e spezie, così da rendere le vivande
saporose e grate al palato. Dai tempi di Alessandro Magno in poi, la cucina
greca divenne un’arte vera e propria. E’ in Grecia che sono apparsi i primi
cuochi di mestiere generosamente retribuiti dai ricchi presso cui prestavano i
loro servizi. Numerosi professionisti in materia si fecero in quei tempi una
brillante fama e gli antichi greci li stimavano quanto i saggi.
Cucinare la
carne allo spiedo è una cosa che è molto comune in Grecia. Si fa allo spiedo
sia l’agnello che la porchetta da latte. Un piatto molto caratteristico è il
cosidetto souvlaky, pezzetti di carne bovina o suina cotti ai ferri ed
infilzati ad uno spiedino in metallo o legno. I souvlaky si trovano in ogni
angolo della Grecia: dal ristorante più raffinato ai baracchini all'angolo di
ogni strada. Il Gyros pita invece è una sorta di cannolo preparato con un pane
chiamato per l’appunto pita (molto simile alla nostra piadina) con all’interno
carne di agnello, montone o maiale, cotta su uno spiedo verticale (gyros) e
servita con tsatsiki (una salsa a base di yogurt magro, cetriolo, aglio e
olio). La manifestazione è stata organizzata da Confesercenti Cesenate, Slow
Food Cesena, Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes ed Eventi in Itinere.
Per informazioni sul Festival si può consultare il sito www.cibodistrada.com
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