L'arto di bronzo sarebbe stato individuato grazie a un metal detector, così come altri reperti metallici.
Nuovi tesori
scoperti in una parte ostruita e ancora inesplorata del relitto: un arto di
bronzo fa pensare alla presenza di altre statue a bordo della nave che
trasportava il famoso meccanismo.
Una nuova
spedizione archeologica nel relitto di Anticitera (o Antikythera) ha riportato
alla luce un bottino inaspettato di tesori, incluso un braccio di bronzo
appartenente a una statua a dimensioni reali, il coperchio di un sarcofago, un
osso umano e un misterioso disco di bronzo decorato con l'immagine di un toro.
I reperti si
trovavano intrappolati sotto pesanti massi, forse smossi da un terremoto che
nel IV secolo scosse l'isola di Anticitera, a nord ovest di Creta, al largo
della quale la nave naufragò nel primo secolo avanti Cristo.
La scoperta
è estremamente importante perché la presenza dell'arto in una zona ancora
inesplorata del relitto, insieme a una serie di parti smembrate di statue
rinvenute nel sito nel 1900 (quando la nave fu scoperta da cercatori di
spugne), fanno pensare che a bordo rimangano almeno sette statue bronzee di
dimensioni umane.
Il disco
metallico ricorda, per forma e dimensioni, alcuni degli ingranaggi del
meccanismo di Anticitera, ma la sua destinazione sembrerebbe un'altra.
BRONZI RARI.
Poiché molto del bronzo usato in epoca classica fu poi fuso di nuovo nel
Medioevo, ottenere reperti ancora intatti dal fondo del mare avrebbe un
importantissimo valore storico-archeologico.
I reperti
sono venuti alla luce durante una spedizione di 16 giorni presso il relitto
celebre per l'omonimo meccanismo - un sofisticato congegno meccanico che
fungeva da calendario e calcolava le date delle eclissi, le fasi lunari e il
moto dei pianeti.
I
RITROVAMENTI. Lavorando a 50 metri di profondità, gli archeologi e i sub
coordinati da Brendan Foley dell'Università di Lund (Svezia) e Theotokis
Theodoulou dell'Eforato Greco per le Antichità Subacquee di Atene hanno
rinvenuto diversi pezzi di statua (oltre al braccio, una parte di toga di
bronzo e due piedi di marmo attaccati a una pedana), un pezzo di sarcofago di
marmo rosso, resti umani (dopo lo scheletro ritrovato nel 2014, di cui si sta
analizzando il DNA) e parti in legno della nave, che potrebbero aiutare a
comprenderne meglio la struttura.
Le analisi
ai raggi X hanno rivelato la sagoma di un toro sul disco di bronzo (sulla
destra, un ricostruzione artistica del reperto).
PLACCA
DECORATA. Tra i reperti più affascinanti c'è un disco di bronzo di 8 cm di
diametro, ricoperto di sedimenti e di incerta destinazione. L'apparente
somiglianza con il meccanismo di Anticitera aveva fatto sperare in una parte
ancora mancante della macchina, ma analisi ai raggi X hanno rivelato l'immagine
di un toro: si trattava quindi forse di un elemento decorativo, magari dello
scudo di una statua, o della nave stessa.
Gli
archeologi torneranno al sito nel marzo 2018, questa volta per scavare direttamente
sotto i detriti.
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