A cinque giorni di distanza, nel Peloponneso
si è registrata una nuova scossa di terremoto. Magnitudo 4.3. Cittadini
svegliati nel cuore della notte.
Nuova intensa scossa di terremoto nel Peloponneso.
In Grecia negli ultimi giorni la terra sta continuando a tremare. Dopo le
intense scosse registrate nella giornata di lunedì 25 giugno, nella notte del
30 giugno 2018 una nuova forte scossa si è verificata a largo della Grecia
Occidentale. Il magnitudo è di 4.3.
Nuovo terremoto in Grecia
Dopo l’intensa scossa di terremoto di cinque
giorni fa, nel cuore della notte la Grecia ha dovuto affrontare nuovamente la
paura del terremoto. Intorno alle 02.36 ore italiane di sabato 30 giugno 2018.
Il territorio colpito, in cui le scosse sono state maggiormente percepite, è
quello della Grecia Meridionale, precisamene nel Peloponneso Occidentale.
I dati del sismografo indicano che la scossa ha raggiunto il magnitudo di 4.3 sulla scala Richter. Si tratterebbe di una scossa leggermente inferiore a quella registrata nei giorni scorsi. L’epicentro è nel Mar Ionio Occidentale, nell’area a pochi chilometri a largo del Peloponneso.
Diversi centri abitati coinvolti. Tra questi
Modone, Navarino e l’isola di Sapientza. L’ipocentro è fissato a 13 km di
profondità.
Il sisma, data la sua intensità, è stato
avvertito sulle coste del Peloponneso. Fortunatamente al momento non si
registrano danno a cose o persone. Il sisma non è stato avvertito nel sud
Italia.
Nuova scossa dopo 5 giorni
La città di Modone era stata recentemente
coinvolta in un altro intenso terremoto.
Registrato dall’istituto geofisico
statunitense, una scossa di terremoto di magnitudo 5,5 è stata avvertita nella
mattinata di lunedì 25 giugno 2018 davanti alle coste di Modone, in Grecia.
L’epicentro del sisma è stato localizzato a 26 chilometri al largo della
cittadina sulla costa del Peloponneso, a una profondità di 30,4 chilometri.
Non si sono registrati danni a persone o
cose. L’epicentro esatto è stato registrato al largo della città di Pylos. “Il
terremoto è durato a lungo, ma al momento la situazione è tranquilla“. Così ha
subito rassicurato i media locali e nazionali il sindaco della città, Dimitris
Kafantaris, intervistato da Antenna Tv.
Erano le 7.14 del mattino, ora italiana.
I terremoti in Grecia
La Grecia, tra paesaggi marittimi e
incantevoli memorie storiche, è un territorio ad alta probabilità sismica. La
causa principale sarebbe l’avvicinamento dell’Africa all’Europa, che qui, più
che in altre aree del Mediterraneo, è particolarmente attivo.
Il violento terremoto che ha colpito la
Grecia è arrivato dopo una lunga sequenza di sismi che ha interessato l’area in
queste ultime settimane. Una serie di scosse di assestamento che hanno
anticipato la più intesa di lunedì e quella altrettanto elevata di questa
notte. Impossibile dire se ce ne saranno altre di simile violenza, certo è che
l’area è particolarmente attiva nell’ultimo periodo. Purtroppo la prevedibilità
dei terremoti è sempre piuttosto bassa.
La causa di questi sismi è legata alla
convergenza verso nord della Placca africana che si muove ad una velocità
compresa tra i 4 e i 10 millimetri all’anno. Dal punto di vista geologico, la
situazione è meno complessa e meno intricata rispetto alla penisola italiana,
dove sono in atto varie componenti.
Al contrario, la Grecia ha come unico
elemento geologico in atto l’avvicinamento dell’Africa, un movimento attivo da
circa 50 milioni di anni e che ha portato alla scomparsa della Tetide, un golfo
del grande mare (Pantalassa) che circondava l’unico continente (Pangea),
esistente 300 milioni di anni fa. Il Mar Mediterraneo è quel che è rimasto
della Tetide.
Le energie in gioco in seguito al movimento
di chiusura della Tetide si manifestano particolarmente al sud della Grecia,
dove esiste il “piano di subduzione” che porta il Mediterraneo ad infilarsi
sotto la Grecia, nella zona di subduzione della Calabria e lungo la Faglia
Anatolica della Turchia. Quest’ultima è una lunga frattura che si muove
orizzontalmente verso ovest. Tale movimento è sorto per meglio assorbire
l’energia del movimento dell’Africa.
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