LECCE – 100
ore di live show, 360 musicisti coinvolti, 40 concerti di pizzica e musica
popolare dal mondo, 3 mostre in
anteprima nazionale, 19 notti da vivere dal 2 al 23 agosto nei centri storici
del Salento nella più grande e diffusa Festa Popolare d’Europa.
Il Festival
de La Notte della Taranta, sulle note della pizzica, si rinnova e si apre a
nuovi linguaggi dell’arte puntando alla valorizzazione del patrimonio culturale
della penisola salentina come meta del cuore, palcoscenico ideale senza
confini, luogo di emozioni.
E’ il
paesaggio il tema della ventunesima edizione del Festival, presentata questa
mattina alle Gallerie d’Italia di Milano.
Il “luogo della Taranta” con le sue stratificazioni storiche, le
tradizioni culturali, i patrimoni artistici e immateriali è una risorsa da
tutelare e da proteggere attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la
valorizzazione.
“Il Festival della Notte della Taranta, spiega
Loredana Capone Assessore Industria
Turistica e Culturale della Regione Puglia,
ha il merito di unire linguaggi artistici diversi, di legare i luoghi
alle arti, la storia alla contemporaneità, la tecnologia alla bellezza del rito
in un’esperienza unica. I maestri concertatori che tornano nel Festival per
promuovere nuovi progetti musicali sono il simbolo del rapporto di condivisione
di un percorso che conquista non solo i turisti ma anche gli stessi
protagonisti”.
La
ventunesima edizione del Festival punta a valorizzare i centri storici e a
tutelare il paesaggio.
“La pizzica è oggi il veicolo per accedere
all’autenticità dei luoghi del nostro Salento. Chi parteciperà alle tappe
itineranti avrà la possibilità di formare comunità all’impronta e di compiere
un viaggio straordinario nella bellezza dei paesi coinvolti”, afferma Massimo Manera Presidente Fondazione La Notte
della Taranta.
A sostenere
il progetto culturale sarà Intesa Sanpaolo e Banco di Napoli. “Il nostro
impegno sarà tangibile e attraverso un’iniziativa solidale lasceremo il segno
concreto della nostra partecipazione, dichiara Francesco Guido, Direttore
regionale per il Sud di Intesa Sanpaolo. La Banca deve diventare sempre di più
motore di crescita del territorio in cui opera e la musica e la cultura sono
elementi di crescita. Il Festival La notte della Taranta è un esempio
illuminante del connubio tra la valorizzazione di un’importante tradizione
cultura e il conseguente sviluppo turistico e ed economico del territorio”.
Si parte il
3 agosto da Otranto e poi Corigliano
d’Otranto, Nardò, Sogliano Cavour, Ugento, Cursi, Acaya, Zollino, Calimera,
Alessano, Lecce, Torrepaduli, Carpignano Salentino, Galatina, Castrignano de
Greci, Soleto, Martignano, Sternatia, Cutrofiano, Martano. Concertone finale a
Melpignano il 25 agosto.
8 sezioni
guideranno il pubblico nel viaggio tra suoni, colori, arte e musica del
Festival diretto da Luigi Chiriatti: Eccellenze di Puglia, Concerti Ragnatela,
Concerti Altra Tela, Teatro Altra Tela, Borgo Racconta, Alberi di Canto, Parole
del Festival, Danza, Mostre, Il Cibo della Taranta, Fuori Festival.
Grazie a un
nuovo importante lavoro di coproduzione, che per la prima volta lega alcune fra
le più importanti manifestazioni culturali – il Festival della Valle d’Itria,
la Notte della Taranta e il Carnevale di Putignano – per Eccellenze di Puglia,
andrà in scena a Otranto (3 agosto, Porta a Mare) e a Martina Franca (21 e 23
luglio, Atrio dell’Ateneo Bruni) Figaro su, Figaro giù…! Rossini e il Barbiere:
tutta un’altra storia, una libera rivisitazione del capolavoro rossiniano con
la partecipazione straordinaria di Elio e Francesco Micheli che proporranno uno
spettacolo originale su drammaturgia di Micheli e adattamento musicale di
Daniele Durante. Uno spettacolo volutamente pop in cui si fondono il sapiente
ordine del ritmo rossiniano con la percussiva tradizione musicale salentina
portata in scena dal Corpo di Ballo e
dall’Orchestra Popolare La Notte della Taranta.
I Concerti
Ragnatela sono l’essenza del Festival. La pizzica, dalle radici forti e
capillari che affondano in una cultura complessa, ricostruisce anno dopo anno
la sua onda sonora esplorando nuovi linguaggi. Dal 5 al 23 agosto la sezione
Concerti Ragnatela del Festival proporrà
un percorso sonoro e danzante con i
migliori gruppi di riproposta nel panorama della musica popolare del Centro-Sud
Italia: dal Salento Antonio Amato
Ensemble, Antonio Castrignanò e Fanfare di Ciocarlia, CGS Canzoniere Grecanico
Salentino, Kalàscima, Officina Zoè, Alessandra Caiulo – Koinè, Alla Bua, Stella Grande, Fonarà, Ariacorte, Kamafei, I Calanti, Li Strittuli,
Enzo Petrachi e Folkorchestra, Accademia del Folk, Ionica Aranea; dalla Puglia Ruggiero Inchingolo & Suoni
dal Mediterraneo Project,
Uaragniaun e Piero Balsamo, Circolo Mandolinistico San
Vito dei Normanni, Pizzicati
Int’Allu Core CJS, Petrameridie,
Mandatari; dall’Abruzzo Orchestra
Popolare del Salatarello; dalle Marche A
Renderchitte; dal Lazio Orchestra
Bottoni dalla Campania I Brigranti e i
Bottari Degli Alburni.
Ad aprire
ufficialmente i concerti del Festival, il 5 agosto a Corigliano d’Otranto,
torna Ambrogio Sparagna, maestro concertatore dal 2004 al 2006, che dirigerà
l’Orchestra Sparagnina nata dalle esperienze didattiche dell’Istituto
Comprensivo del paese.
Nelle tappe
di Nardò, Ugento e Sternatia protagonista sarà la celebre Orchestra Popolare La
Notte della Taranta, simbolo della cultura contemporanea del Salento,
ambasciatrice ufficiale della pizzica nel mondo.
Territorio e
cosmopolitismo nella sezione Concerti Altra Tela che mescola ritmi e suoni del
panorama tradizionale salentino con quelli della musica popolare del mondo.
Altra Tela nell’edizione 2018 propone un viaggio nella musicalità femminile
dalla Sardegna con Le Galanias alla Sicilia con Le Malmaritate e il ritorno di
Carmen Consoli, già maestro concertatore de La Notte della Taranta nel 2016.
Dal Marocco con B’Net Houariyat femme de Marrakesch alla Georgia con il Trio
Mandili. E ancora il rituale adorcista e post industriale di Sidi Marzuq
praticato dalla comunità della Banga con Ifriqiyya Electrique dalla Francia e
dalla Tunisia. Una narrazione che è mescolanza tra tradizione e modernità.
Il Festival,
nella sezione Altra Tela, festeggerà i 25 anni di attività di Officina Zoè’,
ripercorrendo le tappe fondamentali della sua storia in una festa di piazza
alla quale prenderanno parte musicisti, scrittori e registi che racconteranno
l’incontro con lo storico gruppo. Altra tela
ospiterà inoltre i progetti speciali:
Terra, pane e lavoro a cura di Rocco Nigro legato al mondo bracciantile
e popolare del Salento; Soffio dell’otre di Nico Berardi che mescola timbri
popolari con quelli classici; dal Lazio
Ribelle e Mai domata di Bosio
Teatromusica, storie e canti della famiglia antifascista romana Menichetti a
cura di Costanza Calabretta e Alessandro Portelli; Note di Viaggio di Pino
Ingrosso racconto musicale e teatrale capace di rievocare una civiltà
ancestrale comune non solo al Sud Italia ma a tutti i Sud del mondo.
Altra Tela
nel 2018 apre al linguaggio del teatro ospitando l’opera dei Pupi, patrimonio
orale e immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Dalla Sicilia arriva Mimmo
Cuticchio l’importante erede della tradizione dei cuntisti e dei pupari.
Cuticchio porta in scena la storia de Il gran duello di Orlando e Rinaldo per
amore della bella Angelica.
Nella
sezione Parole dal Festival il pubblico incontrerà Luigi Cinque, regista e
musicista che ha firmato il documentario The Fabulous Trickster , dedicato ad
Antonio Infantino. Luigi Cinque con Hypertext O’rchestraproporrà un viaggio
sonoro tra Mediterraneo ed Europa con le affascinanti voci di Petra Magoni,
Carles Denia e Badara Seck e un ensemble di cupa cupa guidato da Agostino
Cortese per l’omaggio musicale a Infantino, l’artista lucano recentemente
scomparso.
E’ dedicata
a Teta Petrachi, detta La Simpatichina, la nuova sezione del Festival dal
titolo Alberi di Canto affidata all’interpretazione di Enza Pagliara. Teta
Petrachi, oggi novantenne, è stata grande interprete della tradizione con
capacità vocali vastissime. La sua voce era di due ottave sopra la norma e si
elevava nei campi come in città tra canti d’amore e di lavoro. “Albero di
canto, cosi si chiamano i contadini che secondo l’opinione generale del
villaggio sanno a memoria un’infinità di melodie”. (Bela Bartòk, Scritti sulla musica popolare).
Nelle notti
itineranti del Festival i borghi antichi sveleranno la loro bellezza nella
sezione Borgo Racconta con un appuntamento speciale il 10 agosto a Acaya
(Vernole): la lectio magistralis dello
storico dell’artePhilippe Daverio sul tema “La Puglia internazionale delle
Crociate. Cavalieri e dame del Castello di Giangiacomo di Acaya”.
I visitatori
avranno inoltre la possibilità di
conoscere storie e leggende attraverso le visite guidate curate dall’Università
del Salento a Nardò, Alessano e Martano e attraverso il teatro con L’età
dell’olio e della pietra a cura di Cantieri teatrali Koreja, viaggio alla
scoperta dei frantoi ipogei di Martignano e Sternatia, e Macarìa soletana a
cura di Artetika alla scoperta della leggenda del campanile di Soleto e del
mago Tafuri.
Veicolo di
linguaggi multipli, il Festival 2018 propone un percorso di ricerca tra passato
e futuro con tre mostre in anteprima nazionale.
Nel
novantesimo della sua nascita e del sessantesimo della vittoria di “Nel blu
dipinto del blu/Volare” al Festival di Sanremo, il Festival de La Notte della
Taranta, offre un omaggio a Domenico Modugno con una mostra audiovisiva, curata
da Rudi Assuntino, che ripercorre la
giovinezza dell’artista quando a San Pietro Vernotico componeva i versi delle
canzoni in dialetto salentino. La mostra Modugno Salentino è narrazione visiva
e sonora delle avvincenti vicende
personali e artistiche che conducono l’artista fino alle porte del successo
sanremese. L’impareggiabile
interpretazione della sua ninna nanna che si apre con il grido del compratore
di olive che ha conquistato Frank Sinatra introduce il visitatore nei percorsi
di colori, suoni e paesaggi che hanno ispirato Domenico Modugno. La mostra sarà
inaugurata a Sternatia il 2 agosto nelle sale di Masseria Placerà.
Passato e
futuro del Salento si incontrano nella mostra Menadi Danzanti progetto realizzato grazie alla sinergia tra
Assessorato alle Industrie Turistichee Culturali della regione Puglia, Polo
Biblio Museale di Lecce e Fondazione La Notte della Taranta.
La mostra
proporrà la visione della straordinaria collezione di ceramiche antiche, greche
e magno greche, con immagini legate alla musica ed ai suoi diversi aspetti e
funzioni, ai luoghi e alle occasioni in cui si suonava, agli dei che la
proteggevano ed ai miti che la raccontavano. Curata dall’archeologa Anna Lucia
Tempesta, punta a far conoscere, attraverso le immagini vascolari i reperti
musicali e le fonti scritte, i laboratori di gestualità e la “messa in
movimento” delle opere, l’importanza della musica nel mondo antico e gli
incredibili legami con la contemporaneità. I reperti esposti nel Museo
Castromediano di Lecce, insieme ad una selezione di vasi, eccezionalmente
allestita nelle sale del palazzo marchesale De Luca di Melpignano, databili tra
la fine del VI ed il I secolo a.C.,
documentano i diversi momenti di vita in cui la musica è presente e
protagonista.
Il paesaggio
incontaminato e prezioso di Porto Selvaggio è protagonista della mostra I Luoghi di Renata, un viaggio
fotografico curato da Palo Laku che esplora la natura e l’intima solitudine di
Renata Fonte, l’assessore alla cultura e
alla pubblica istruzione di Nardò uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984, che
pagò con la vita la difesa estrema della sua terra. Contro la speculazione
edilizia e la minaccia di cementificazione dell’incantevole baia, Renata Fonte
oppose la cultura della bellezza e della salvaguardia dell’ambiente.
La sequenza
di immagini restituisce lo sguardo di Renata,
attraverso la testimonianza delle figlie Sabrina e Viviana, sui luoghi che hanno determinato le
scelte nella sua breve vita. La mostra sarà inaugurata il
6 agosto a Palazzo Personè, Nardò.
Il Festival
riserverà grande spazio alla danza con i laboratori di pizzica attivi a
Corigliano d’Otranto, Alessano e Carpignano salentino. Un percorso di
conoscenza aperto al pubblico sulla danza tradizionale salentina nella sua
complessità, curato dai danzatori del Corpo di Ballo de La Notte della Taranta.
Ed è la
danza la protagonista del progetto Piccola Ronda che in collaborazione con il
Comitato Festa San Rocco di Torrepaduli consente alle bambine e ai bambini di
Ruffano di conoscere i codici millenari della pizzica scherma o danza dei
coltelli. I piccoli saranno protagonisti del Fuori Festival il 15 agosto
durante la tradizionale e autentica Notte delle Spade. E in terra grica, a
Zollino, con la sezione Il Cibo della Taranta, il Festival propone un viaggio
di gusto con il laboratorio sulla
sceblasti, il pane condito. Prodotto Agroalimentare Tradizionale
inserito dal 2006 nell’apposito elenco del Ministero delle Politiche Agricole,
la sceblasti è pane condito e senza forma che la Cooperativa di Comunità di
Zollino condividerà nella preparazione e nella degustazione con i visitatori.
Il Festival
è un progetto della Fondazione La Notte della Taranta, Regione Puglia, Comuni
della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella. Main Sponsor edizione 2018
Intesa Sanpaolo e Banco di Napoli.
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