(foto: Wikimedia)
Un tesoro della natura, con mare cristallino,
foresta, montagna e la spiaggia di Fakistra, fra le più belle del mondo. Una
terra sconosciuta al turismo di massa, dove si nascondono luoghi incantevoli
come il piccolo albergo The lost Unicorn, raggiungibile dall'Italia con un volo
per Volos.
di Mariella Grossi - 28 aprile 2016
C’è un nido fra i rami di un platano antico.
Non è un rifugio per uccelli. Ma un salotto sospeso dove prendere un aperitivo
o una tazza di caffè. E guarda una piccola piazza ombreggiata da un altro
platano. Millenario. E’ la location di un piccolo albergo The lost Unicorn, 8
camere e un piccolo giardino nel verde del Pelion, una penisola fuori rotta
della Grecia. Eppure basta prendere un aereo per Volos, poi un’oretta di
macchina per raggiungere l’ultima foresta primaria del Mediterraneo. Milioni di
ulivi, ippocastani, cipressi e aranceti, 4000 specie di piante officinali e
aromatiche, frutteti e i meleti più famosi di Grecia.
Si trova qui questo questo albergo di charme
e di atmosfera di Christos e Claire Martzos, lui greco, lei inglese che ha dato
un’impronta assolutamente british all’unicorno perduto. Nei mobili, nella
veranda con le poltrone in bamboo da salotto di campagna inglese, nelle stampe
con i velieri e il collegio di Eton. Nelle ceramiche della Compagnia delle
Indie dove è servito l’English breakfast. Nell’amore per gli animali, perché
hanno adottato un gatto e cinque cani randagi e malmessi che ora si fanno
accarezzare dagli ospiti, senza dimostrare la diffidenza che in genere hanno
tutti gli animali raminghi che hanno sofferto. Qui c’è il piacere della buona
conversazione nella biblioteca salotto con centinaia di libri, sulla Grecia ma
anche romanzi di Virginia Wolf, volumi di viaggi. Poi il pianoforte, gli
unicorni raffigurati in ogni modo, statue in giardino, cavalli da giostra,
bibelot. C’è la lettera, incorniciata dietro a un quadro, di Mario, un
soldato,italiano perché negli anni ’40 The lost Unicorn era una caserma
italiana. Dormire qui costa poco, da 70 a 95 euro. Si respira aria di casa e di
cordialità.
Frequentato da chi fa trekking (il monte
Pelion supera i 1600 metri e d’inverno si scia; tutti i sentieri su
pelion-paths.gr) , da chi fa canyoning e segue il corso dei torrenti nel folto
della foresta fino al mare. Già perché qui si va anche al mare. Venticinque
minuti di cammino e si arriva a Fakistra, votata dai lettori del Guardian come
una delle sette spiagge più belle del mondo, con l’acqua smeraldo per il
riflesso degli alberi. E una grotta dove ai tempi dell’ occupazione ottomana i
patrioti insegnavano clandestinamente il greco ai ragazzini. Oppure proprio da
The lost Unicorn un altro sentiero porta in un’ ora e mezza ( ma si va anche in
macchina) a Damougiari, rifugio di mare dove hanno girato alcune scene del film
Mamma Mia come ricorda l’insegna della taverna. Qui Meryl Streep fra una scena
e l’altra aiutava la proprietaria a preparare i dolmades, gli involtini di
vite.
Il Pelion è un tesoro della natura. Di mare,
foresta e montagna. Una natura che qui è ancora rispettata. Miracolosamente
inviolata. Al punto da poter credere al mito dei centauri che vivevano fra
questi boschi a tratto impenetrabili. Dove il centauro Chirone ha allevato
Achille. Non esiste solo la Grecia delle isole.
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