“Una pietra
lanciata nella palude della cultura greca, che ne agita anche i fondali –
ossia, la coscienza del lettore”: così, nel 1929, il critico Kostas Daifas
salutò la pubblicazione di Spirito libero, il libello polemico di un giovane
fino ad allora sconosciuto che si faceva chiamare Orestis Dighenìs. Bersaglio
polemico di Dighenìs, pseudonimo di Jorgos Theotokàs, era tutto quanto
continuava a reprimere le forze della cultura greca in un momento storico in
cui più che mai si avvertiva la necessità di una svolta: dal neoclassicismo in
versione bavarese che aveva colonizzato l’estetica dei greci fino al realismo
agreste degli autori ancora fedeli ai valori del secolo precedente e incapaci
di adattarsi al nuovo mondo nato dopo lo sconquasso della Grande Guerra e delle
guerre balcaniche, passando per il misticismo sia di destra sia di sinistra, e
per il settarismo che, a detta di Theotokàs, avvelenava la vita, pubblica e
privata, della Grecia.
L'autore:
Jorgos
Theotokàs nacque a Costantinopoli il 14 agosto 1905. Dopo la catastrofe in Asia
Minore e il successivo scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia, la famiglia
del futuro scrittore si stabilì ad Atene, dove, nel 1926, si laureò in Legge.
Nel 1927 e 1928 continuò gli studi rispettivamente a Parigi e Londra, e nel
1929 fece ritorno ad Atene. Nello stesso anno intraprese la professione di
avvocato e pubblicò il saggio Spirito libero (di prossima pubblicazione presso
ETPbooks), considerato il manifesto della generazione letteraria degli anni
Trenta. Il vero e proprio debutto letterario di Theotokàs avvenne nel 1933,
anno in cui fu pubblicata la prima parte del romanzo “Argo”. Nel 1939
l’Accademia di Atene lo insignì del premio per la narrativa per il romanzo “To
Demonio”. Dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia contro la Grecia si
arruolò nell’esercito e nel 1948 si sposò con la bizantinista Nafsikà Stergiou.
Fu direttore del Teatro Nazionale di Grecia dal 16 febbraio 1945 al 10 maggio
1946, e nel biennio 1952-1953. Dall’agosto del 1952 ai primi di febbraio del
1953 soggiornò negli USA. Nel 1960 visitò l’Egitto, il Monte Sinai e il Monte
Athos. Nel 1961 visitò il Libano e la Siria, nel 1962 la Romania, l’Unione
Sovietica e la Persia. Nel 1964 fu nominato membro del C.d.A. del Teatro
Statale della Grecia del Nord. Nel 1965 visitò la Bulgaria. Dopo la morte di
Nafsikà Stergiou, avvenuta nel luglio 1959, nel 1966 sposò in seconde nozze
Κoralìa Andriadi. Morì il 30 ottobre 1966 ad Atene.
Spirito
Libero
Autore: Jorgos
Theotokàs
Traduzione: Maurizio De
Rosa
ISBN: 978-618-5329-07-5
Pagine: 126
Formato: 14x21
Prezzo: €14,00
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