Ecco le nuove
dichiarazioni rassicuranti del presidente della Commissione Ue, Juncker, dopo
gli scivoloni dei giorni scorsi.
Il
presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker ha fatto un passo
indietro, dopo la gaffe dei giorni scorsi quando ebbe modo, inopportunamente,
di definire gli italiani ‘un popolo di corrotti’. In una intervista concessa a
RedaktionsNetzwerk Deutschland (RND), il numero uno della Commissione Ue ha
ammorbidito i toni con il nostro paese invitando tutti a ‘trattare l’Italia con
rispetto’.
‘Sono certo
– ha dichiarato Juncker – che gli italiani hanno un buon fiuto quanto al bene
del loro Paese’. Poi ha fatto un parallelismo con il caso della Grecia tornando
a quei giorni bui quando la dignità del popolo ellenico venne calpestata:
‘Qualcosa di simile – prosegue il presidente Juncker – non deve avvenire di
nuovo con l’Italia’.
Juncker ha
anche invitato i cittadini italiani a non lagnarsi delle stringenti misure di
austerità, volte a ridurre il debito pubblico del nostro paese: ‘Ho introdotto
clausole di flessibilità nel patto di stabilità e crescita. L’Italia è stato
l’unico paese a beneficiarne’.
Nonostante
lo stesso presidente della Commissione Ue, si prodighi tardivamente a rimediare
alle proprie gaffe, i rapporti tra Roma e Bruxelles rimangono ancora tesi. Il
29 maggio, dopo che lo spread era tornato a risalire in modo deciso a causa
delle controversie legate alla formazione del nuovo esecutivo e alle
prospettive di instabilità, il Commissario europeo al Bilancio Gunther
Oettinger aveva pronunciato parole provocatorie che avevano indignato i
rappresentanti delle istituzioni italiane, Capo dello Stato in testa: ‘Dai
mercati un segnale agli elettori italiani – ebbe modo di dire Ottinger nella
sua uscita infelice – così impareranno a non votare per i partiti populisti’.
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