“Poche ore
fa abbiamo portato alla luce le fondazioni del Tempio C ed il cavo per la loro
messa in opera. Ora potremo verificare
con certezza anche la data di nascita del tempio che stando alla letteratura
dovrebbe essere posta al 540 a.C.
I lavori sarebbero iniziati nel 540 a.C. e
terminati nel 510 a.C. ma la scoperta di oggi offrirà l’opportunità di
verificare il dato archeologicamente. Sempre in queste ore stanno emergendo
altri reperti interessanti come ad esempio altre lance” . Lo ha annunciato oggi,
l’archeologo Clemente Marconi che è alla guida delle equipe di archeologi della
New York University e dell’Università Statale di Milano che stanno conducendo
importanti scavi al Parco Archeologico di Selinunte. La scoperta è avvenuta mentre la stampa stava
assistendo allo scavo dal vivo. Una
campagna di scavo dai risultati importanti.
“Quest’anno
la missione si avvale di ben 50 collaboratori tra New York University e Statale
di Milano, altamente qualificati. Abbiamo restauratori durante i lavori della
missione - ha continuato Marconi - che si occupano di recuperare dal terreno il
materiale più delicato, trattandolo subito. Tra l’altro, nello scavo della
cella abbiamo trovato un livello preistorico contenente ceramica dell’età del
Bronzo più industria litica e molluschi attribuiti dal Professor Massimo
Cultraro (CNR IBAM Catania) a una fase di frequentazione dell’acropoli nel
Mesolitico.
Inoltre
stiamo lavorando allo studio sistematico dell’architettura monumentale in
questo settore dell’Acropoli e alla ricostruzione virtuale del grande santuario
urbano sull’acropoli. Abbiamo rinvenuto in circa 10 anni più di 160.000
reperti”.
Reperti di
10.000 anni fa. “Lo scavo in corso quest’anno, dai primi risultati, suggerisce
che la presenza umana sull’acropoli di Selinunte sia diversi millenni più
antica rispetto a quanto fin qui ipotizzato. Infatti, al di sotto del primo
livello di occupazione greca si è rinvenuto uno spesso deposito alto più di un
metro nel quale sono stati scoperti – ha continuato Marconi - a una quota più alta frammenti del Bronzo
Recente e, a una quota più bassa, frammenti di industria litica Mesolitica (ca.
8000-6500 a.C.) identificati dal Professor Massimo Culturaro (CNR IBAM
Catania), un esperto di preistoria che da anni collabora con la nostra
missione.
Rinvenuti
anche resti di animali e frammenti di carbone in associazione al primo livello
di frequentazione greca nell’area che saranno analizzati al radiocarbonio.
Potrebbero contribuire a datare la fondazione di Selinunte”.
Al via nuovi
progetti al Parco Archeologico di Selinunte. Fondamentale la sinergia tra la
New York University e l’Università Statale di Milano. A Settembre arrivano i
tedeschi mentre continua la missione dell’Università di Camerino.
“Approvato il progetto della realizzazione del
percorso che va dall’ingresso al Tempio di Era – ha dichiarato Enrico Caruso,
Direttore del Parco Archeologico di Selinunte - che sarà un percorso rifatto,
rinnovato anche nell’illuminazione. Inizieremo subito. Ora illumineremo il
Tempio C, il progetto è pronto e sarà uno spettacolo vederlo anche di notte da
lontano. Continuano le campagne di scavo delle Università. Le grandi
aspettative sugli scavi avviati in questi giorni, dall’equipe della New York
University e dall’equipe dell’Università Statale di Milano, sotto la guida del
professore Clemente Marconi si
confermano tutte grazie anche ai risultati di queste ore che, come nel recente
passato sono forieri di importanti novità sia per i singoli templi coinvolti
nei saggi, i templi R e C, che di riflesso sulla storia di Selinunte. A
Settembre la campagna di scavi dei tedeschi e prosegue anche la missione
dell’Università di Camerino”.
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