Παρασκευή 1 Ιουνίου 2018

Elena di Sparta Silvia Priori restituisce dignità alla donna

Da uno studio su Elena di Omero, Euripide, Hofmannsthal, Ritsos

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Elena Questa sera alle ore 21 al Teatro Openjobmetis di PIAZZA REPUBBLICA A VARESE va in scena Elena di Sparta nel quale SILVIA PRIORI RIBALTA IL MITO restituendo dignità alla donna con uno spettacolo sulla resistenza al femminile. Una miscela di teatro, danza orientale e musiche epiche. Uno spettacolo sulla bellezza, sulla ricerca della felicità e sulla resistenza “Perché chissà, là dove qualcuno resiste senza speranza è forse là che inizia la storia umana e la bellezza dell’uomo” scriveva Ritsos. Degrado, abbandono, senso di vuoto e caducità caratterizzano l’aspetto e l’animo della vecchia Elena , che vede scorrere lentamente davanti a sé il ricordo di ricchezze, glorie, invidie e bellezza. Bellezza, soprattutto. Com’è difficile andare incontro alla vecchiaia per colei che era così bella, intatta, provata.

1 GIUGNO 2018

Cosa resta a questa Elena? Quale gioia, quale amore, quale amante, quale libertà? Chi è Elena?

Silvia Priori “La mia Elena ribalta il mito e rivaluta la figura della donna e le restituisce la sua dignità. Un personaggio estremamente attuale che ha sempre fatto parte del vissuto culturale e dell’immaginario popolare. Una donna archetipo, un po’ come Eva, considerata responsabile di tutto che urla e si ribella a Dio stesso, suo Padre. In Elena la ragione di Stato, la volontà altrui la costringe a scelte obbligate, ed anche l’amore con Paride è effimero, passeggero, come un raggio di luce che si conficca nella notte più buia e si perde. Una figura immortale come Ermengarda, la Monaca di Monza, Maria Stuarda, Anna Bolena, Giovanna D’Arco, donne sconfitte dalla loro stessa ambizione di essere vive e pensanti. “

Problemi ancora attuali

Silvia Priori “ Ancora tante donne oggi subiscono, soffrono, resistono e cedono ma tante combattono fino alla fine e oltre lasciando tracce indelebili. La mia Elena è una donna sola, che ormai vecchia e sfiorita, rivive attraverso un percorso a ritroso i momenti decisivi della sua vita tumultuosa interrogandosi su ciò che è effimero e su ciò che è sostanziale. La mia Elena è una donna come molte ce ne sono oggi, che sogna la felicità e l’ amore puro ma conosce molto bene il sapore della rinuncia, costretta dal padre Tindaro, desideroso di garantire prosperità al suo regno, a scegliere come sposo l’ odioso Menelao che la costringerà nelle mura del suo palazzo ritenendola incapace di generare un figlio maschio.”

Elena La dicotomia tra dolcezza e combattività

Silvia Priori “La mia Elena è una mamma che piange la sua bambina, la piccola Ermione, che essendo nata femmina e quindi inutile al trono, le viene strappata via da Menelao per farla allattare da una schiava. Il suo bel palazzo si trasforma così in una prigione, un luogo oscuro, silenzioso, senza occhi e senza orecchie. Per anni prigioniera di Menelao e poi prigioniera di un’ infinita guerra a cui assiste con l’ anima che brucia. La mia Elena smantella l’ archetipo che la mitologia ci ha tramandato e che la immortala come la bella, la dea, la prostituta, la cagna! La mia Elena è l’ Elena di Sparta che lotta contro gli dèi per averle riservato quel destino ingrato. Gli dèi le diedero in dono la bellezza, ma sebbene non l’ abbia mai considerata un valore, ne fu vittima. La mia Elena trascorre la sua vita a costruire cavalli di Troia contro l’ ingiustizia, il potere, l’ abbandono, il disamore e la solitudine. Una storia eccitante in cui Elena, sempre trattata da reietta, da donna ammaliante ed ammaliatrice, si trasforma in creatura umanizzata, succube di una “ragione di Stato“, come Ermengarda, come Francesca, come la monaca di Monza. “

Un messaggio in linea con il periodo che la donna sta attraversando

Silvia Priori “E’ un messaggio attuale quello che si svela, con implicazioni psicologiche complesse, dove non si vogliono distruggere gli eroi maschili, ma semplicemente affermare la pari dignità dei sessi, dove nessuno ha il diritto di imporre scelte di vita che soffocano la personalità ed il diritto ad una vita consapevole, dove non sentirsi oggetto, ma persona. Vorrei ridisegnare questo modello di donna, che sembra essere immortale nel subconscio collettivo e che ahimè continua a influenzare negativamente lo sguardo verso la figura femminile; vorrei dare alla mia Elena colori più tenui e densi, che abbiano il sapore del riscatto dopo secoli di condanne, da parte di uomini e donne. La mia Elena ribalta il mito, esprime il senso di un desiderio di uguaglianza tra persone, che, indipendentemente dal sesso, deve trovare una sua collocazione nella mente e nella realtà di tutti. La mia Elena, sei tu, una figura estremamente umana, fragile e con un profondo valore etico, spirituale e sociale.”

INGRESSO GRATUITO

Lo spettacolo sarà preceduto da un Tavolo di confronto sul tema dello spettacolo

VENERDÌ 1 GIUGNO h 18.00

SALONE ESTENSE – VARESE – TAVOLO DI CONFRONTO

“ELENA: UNA RESISTENZA AL FEMMINILE – DALL’ ETA’ GRECA A OGGI”

Interverranno:

Rossella Dimaggio Assessore ai Servizi educativi e Pari Opportunità del Comune di Varese “LA BELLEZZA FEMMINILE TRA STEREOTIPO E REALTA’”

Francesca Berlinzani Docente di Storia Greca Università degli Studi di Milano e dell’ Università della Svizzera Italiana di Lugano – Svizzera “LA DONNA NELL’ ANTICA GRECIA”

Paola Biavaschi Docente di Diritto romano e diritti dell’ antichità dell’ Università dell’ Insubria di Varese ELENA COME EMBLEMA DEL TRADIMENTO DELL’ IMMAGINE FEMMINILE. RIFLESSIONI TRA ARISTOTELE E I SOCIAL NETWORK.

Carla Castelli Docente di Lingua e Letteratura Greca dell’ Università degli Studi di Milano “ LE VISIONI DI ELENA NELLA LETTERATURA GRECA”

Giuseppina Di Maria Presidente dell’ UNITRE Varese “ELENA NEL TERZO MILLENNIO”

Alessandro Ferrari Docente di Diritto ecclesiastico e canonico dell’ Università dell’ Insubria di Como “LA DONNA DAL PUNTO DI VISTA RELIGIOSO DALL’ ANTICA GRECIA AD OGGI”

Amalia Kolonia Docente di Lingua e Letteratura Neogreca dell’ Università degli Studi di Milano “ELENA DI RITSOS”

Silvia Romani Docente di Storia delle Religioni dell’ Università degli Studi di Milano “ ELENA REGINA DI SPARTA


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