Πέμπτη 4 Ιανουαρίου 2018

Caffe Greco addio, Italia Nostra lancia appello all’Unesco

L’associazione chiama a raccolta le istituzioni per salvare lo storico locale


Caffè Greco addio, dopo 250 anni il bar simbolo di artisti ed intellettuali di via Condotti rischia la chiusura. Un patrimonio del centro storico di Roma, che si appresta a scomparire tra il silenzio delle istituzioni.

04/01/2018

Italia Nostra Roma si appella al Presidente dell’Unesco Italia, Franco Bernabè, “perché intervenga autorevolmente” trovando una soluzione concordata per lo storico Caffè Greco di Via Condotti.

“Il destino della sua dissoluzione, dopo 250 anni di storia italiana, deve essere impedito ad ogni costo – scrive Italia Nostra in un comunicato – L’identità del Centro storico di Roma è ridotta ai minimi termini, devastato da decenni di funzioni improprie e multinazionali sempre in agguato pronte a rilevare tutte le funzioni vitali del Centro storico, inghiottendo e trasformando tutto in nome del profitto. Il Caffè Greco, nato nel 1790, svolgeva la sua funzione a Via dei Condotti prima che in Francia scoppiasse la rivoluzione che ha dato inizio, in tutta Europa, all’età moderna. Sarebbe riduttivo dare lo sterile elenco dei personaggi illustri che hanno frequentato le famose sale da the nel più famoso Caffè romano: l’elenco è infinito ed il rischio di dimenticare donne e uomini illustri è altissimo.

Il Ministro tace ed il Campidoglio gli fa eco.

Ma il Centro storico di Roma spezzato, sbrindellato e smozzicato è ancora degno di essere Patrimonio dell’Unesco se perde i pezzi di valore per strada senza che coloro i quali hanno l’obbligo del rispetto delle leggi facciano sentire la loro voce forte e chiara? Ministro Franceschini, Sindaca di Roma Raggi a furia di eliminare dal Centro storico le funzioni che lo qualificano e lo rendono unico al mondo, rimarranno solo finestre buie e luoghi privi di vita. Fino a quando faremo finta che il Centro storico sia ancora Patrimonio dell’Umanità se si permettono, nel silenzio più totale, furti quotidiani alla sua identità?”.


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