La Comunità
di Trieste ha eletto dopo 234 anni di storia una presidente. Da sempre è
impegnata nella promozione della propria cultura. «Il lavoro paga»
di Ugo Salvini - 27 gennaio 2018
TRIESTE Sono
passati 234 anni. Alla fine la svolta c’è stata: i greci di Trieste hanno
eletto per la prima volta, nella loro secolare presenza in città, una donna a
capo della Comunità. Si tratta di Maria Kassotaki. Docente alla Sezione di
studi di Lingue moderne per Interpreti e traduttori della locale Università,
sposata con Gianni, ingegnere toscano oggi in pensione, Maria Kassotaki un
posto di rilievo nella secolare storia della Comunità greca di Trieste, con
questa elezione, l’ha già conquistato.
Maria Kassotaki, neopresidente della Comunità greca di Trieste (foto di Andrea Lasorte)
I greci,
approdati a Trieste fin dai primi anni del ’700, condotti qui dai loro
interessi per i traffici marittimi che legavano la loro terra all’allora
avamposto sull’Adriatico dell’Impero austroungarico, decisero, nel 1784, di
dotarsi di uno Statuto e di fissare regole per disciplinare l’attività della
Comunità locale. A quei tempi, le donne non avevano diritto di voto. Le donne
greche di Trieste però potevano essere ufficialmente inserite nel novero degli
appartenenti alla Comunità locale. Un privilegio che confermava il carattere
moderno e la visione lungimirante di una Comunità destinata a scrivere pagine
importanti nella vita culturale e commerciale di Trieste. Nel 2009, e siamo
alla storia recente, lo Statuto fu modificato per quanto concerneva le donne:
finalmente potevano far parte del Consiglio direttivo, l’organo che elegge il
presidente.
Il video "I vespri
solenni dei greci ortodossi a Trieste" qui":
In occasione
della festa di San Nicolò, patrono della Comunità greco-orientale di Trieste,
ecco alcune fasi del sggestivo vespro solenne con la benedizione del pane
celebrato nella chiesa omonima di San Nicolò di riva III Novembre 7. Alla fine,
l'archimandrita Grigorios Miliaris ha distribuito il pane benedetto alle
autorità religiose e civili presenti e ai fedeli. Video a cura di Massimo
Silvano.
L’altro
giorno la tappa che segnerà una fondamentale cesura nella vita della Comunità:
l’elezione di Maria Kassotaki alla carica di presidente. «Sono molto emozionata
per questa elezione – le sue prime parole, appunto, da presidente – ma al
contempo consapevole del fatto che il mio sarà un impegno a favore della
Comunità di cui faccio parte e che potrò contare sulla collaborazione di chi mi
affiancherà, e mi riferisco ai membri del Consiglio direttivo e ai tanti amici
che ho qui a Trieste».
Nata ad
Atene, ma di origine cretese, Maria Kassotaki è arrivata molto giovane in
Italia. «Avevo vent’anni – racconta – e volevo laurearmi in Farmacia. In Grecia
però all’epoca c’era il numero chiuso. Decisi perciò di venire in Italia, più
precisamente a Roma, dove mi laureai». Successivamente conseguì una seconda
laurea, in Archeologia, questa volta a Trieste. Il resto è storia recente.
«Nel 2012
fui nel primo gruppo di donne elette nel Consiglio direttivo della nostra
Comunità – riprende Maria Kassotaki – alle cui fortune, va detto, le donne
greche di Trieste hanno sempre contribuito, anche molti anni prima che fosse
permesso loro di entrare negli organi direttivi». Prima di arrivare alla
massima carica prevista dallo Statuto, Maria Kassotaki, negli ultimi due anni,
è stata la vice di Stelios Ritsos, il presidente uscente: «Devo ringraziarlo
per la fiducia che ha avuto in me e in altri che oggi sono nel Direttivo, e
devo fare lo stesso nei confronti di tutti coloro che mi hanno permesso di
arrivare alla presidenza. Questa elezione è il risultato di un lavoro che ho
fatto nel Laboratorio di cultura greca, che da anni apre le sue porte al
pubblico, alle altre comunità etniche di Trieste, per favorire l’integrazione
culturale, per venire incontro alle esigenze di quanti, sia triestini sia
stranieri, vogliono conoscerci e partecipare alle nostre attività».
Trieste, un
tuffo per recuperare la Santa Croce in mare
La galleria fotografica qui:
Maria
Kassotaki snocciola volentieri l’elenco delle attività in essere: «Abbiamo le
conferenze del lunedì, dedicate alla cultura e alla storia della Grecia,
dall’antichità a oggi. Al venerdì l’appuntamento con le danze tradizionali.
Insegniamo agli italiani la nostra cultura e le nostre tradizioni. Organizziamo
poi i seminari di cucina assieme al nostro sacerdote, padre Gregorio, che è
molto bravo come cuoco, mentre una volta mese proponiamo un film in lingua
greca originale, con i sottotitoli in italiano. Abbiamo poi un coro, composto
sia da greci sia da italiani. Tutte queste attività – precisa – si svolgono
nella sede della nostra Comunità, nell’edificio accanto alla chiesa di San
Nicolò, che ospita anche il nostro museo. Tutto questo è possibile grazie all’impegno
di tanti volontari, e credo sia questo lavoro, al quale mi sono dedicata con
energia e volontà, ad aver fatto sì che gli elettori mi abbiano scelto. Sono
orgogliosa di essere la prima donna presidente di questa Comunità – conclude –
e posso dire che solo lavorando si arriva a questa carica».
Del resto,
nell’ambito della Comunità greca di Trieste, non c’è tempo per riposare. Lo
Statuto prevede che, dopo un anno dall’elezione, il presidente debba sottoporsi
a una verifica e per rimanere in carica debba ottenere l’approvazione dei due
terzi del Direttivo. Dopo un ulteriore anno, per conservare la presidenza, è
indispensabile ottenere un’altra conferma, con il sì del Consiglio, stavolta
all’unanimità.
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου