Σάββατο 27 Ιανουαρίου 2018

Trieste, Maria e la sfida alla tradizione: prima donna a capo dei greci

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La Comunità di Trieste ha eletto dopo 234 anni di storia una presidente. Da sempre è impegnata nella promozione della propria cultura. «Il lavoro paga»

di Ugo Salvini - 27 gennaio 2018

TRIESTE Sono passati 234 anni. Alla fine la svolta c’è stata: i greci di Trieste hanno eletto per la prima volta, nella loro secolare presenza in città, una donna a capo della Comunità. Si tratta di Maria Kassotaki. Docente alla Sezione di studi di Lingue moderne per Interpreti e traduttori della locale Università, sposata con Gianni, ingegnere toscano oggi in pensione, Maria Kassotaki un posto di rilievo nella secolare storia della Comunità greca di Trieste, con questa elezione, l’ha già conquistato.

Maria Kassotaki, neopresidente della...
 Maria Kassotaki, neopresidente della Comunità greca di Trieste (foto di Andrea Lasorte)

I greci, approdati a Trieste fin dai primi anni del ’700, condotti qui dai loro interessi per i traffici marittimi che legavano la loro terra all’allora avamposto sull’Adriatico dell’Impero austroungarico, decisero, nel 1784, di dotarsi di uno Statuto e di fissare regole per disciplinare l’attività della Comunità locale. A quei tempi, le donne non avevano diritto di voto. Le donne greche di Trieste però potevano essere ufficialmente inserite nel novero degli appartenenti alla Comunità locale. Un privilegio che confermava il carattere moderno e la visione lungimirante di una Comunità destinata a scrivere pagine importanti nella vita culturale e commerciale di Trieste. Nel 2009, e siamo alla storia recente, lo Statuto fu modificato per quanto concerneva le donne: finalmente potevano far parte del Consiglio direttivo, l’organo che elegge il presidente.

Il video "I vespri solenni dei greci ortodossi a Trieste" qui":

In occasione della festa di San Nicolò, patrono della Comunità greco-orientale di Trieste, ecco alcune fasi del sggestivo vespro solenne con la benedizione del pane celebrato nella chiesa omonima di San Nicolò di riva III Novembre 7. Alla fine, l'archimandrita Grigorios Miliaris ha distribuito il pane benedetto alle autorità religiose e civili presenti e ai fedeli. Video a cura di Massimo Silvano.

L’altro giorno la tappa che segnerà una fondamentale cesura nella vita della Comunità: l’elezione di Maria Kassotaki alla carica di presidente. «Sono molto emozionata per questa elezione – le sue prime parole, appunto, da presidente – ma al contempo consapevole del fatto che il mio sarà un impegno a favore della Comunità di cui faccio parte e che potrò contare sulla collaborazione di chi mi affiancherà, e mi riferisco ai membri del Consiglio direttivo e ai tanti amici che ho qui a Trieste».

Nata ad Atene, ma di origine cretese, Maria Kassotaki è arrivata molto giovane in Italia. «Avevo vent’anni – racconta – e volevo laurearmi in Farmacia. In Grecia però all’epoca c’era il numero chiuso. Decisi perciò di venire in Italia, più precisamente a Roma, dove mi laureai». Successivamente conseguì una seconda laurea, in Archeologia, questa volta a Trieste. Il resto è storia recente.

«Nel 2012 fui nel primo gruppo di donne elette nel Consiglio direttivo della nostra Comunità – riprende Maria Kassotaki – alle cui fortune, va detto, le donne greche di Trieste hanno sempre contribuito, anche molti anni prima che fosse permesso loro di entrare negli organi direttivi». Prima di arrivare alla massima carica prevista dallo Statuto, Maria Kassotaki, negli ultimi due anni, è stata la vice di Stelios Ritsos, il presidente uscente: «Devo ringraziarlo per la fiducia che ha avuto in me e in altri che oggi sono nel Direttivo, e devo fare lo stesso nei confronti di tutti coloro che mi hanno permesso di arrivare alla presidenza. Questa elezione è il risultato di un lavoro che ho fatto nel Laboratorio di cultura greca, che da anni apre le sue porte al pubblico, alle altre comunità etniche di Trieste, per favorire l’integrazione culturale, per venire incontro alle esigenze di quanti, sia triestini sia stranieri, vogliono conoscerci e partecipare alle nostre attività».

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Trieste, un tuffo per recuperare la Santa Croce in mare

La galleria fotografica qui:

Maria Kassotaki snocciola volentieri l’elenco delle attività in essere: «Abbiamo le conferenze del lunedì, dedicate alla cultura e alla storia della Grecia, dall’antichità a oggi. Al venerdì l’appuntamento con le danze tradizionali. Insegniamo agli italiani la nostra cultura e le nostre tradizioni. Organizziamo poi i seminari di cucina assieme al nostro sacerdote, padre Gregorio, che è molto bravo come cuoco, mentre una volta mese proponiamo un film in lingua greca originale, con i sottotitoli in italiano. Abbiamo poi un coro, composto sia da greci sia da italiani. Tutte queste attività – precisa – si svolgono nella sede della nostra Comunità, nell’edificio accanto alla chiesa di San Nicolò, che ospita anche il nostro museo. Tutto questo è possibile grazie all’impegno di tanti volontari, e credo sia questo lavoro, al quale mi sono dedicata con energia e volontà, ad aver fatto sì che gli elettori mi abbiano scelto. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente di questa Comunità – conclude – e posso dire che solo lavorando si arriva a questa carica».

Del resto, nell’ambito della Comunità greca di Trieste, non c’è tempo per riposare. Lo Statuto prevede che, dopo un anno dall’elezione, il presidente debba sottoporsi a una verifica e per rimanere in carica debba ottenere l’approvazione dei due terzi del Direttivo. Dopo un ulteriore anno, per conservare la presidenza, è indispensabile ottenere un’altra conferma, con il sì del Consiglio, stavolta all’unanimità.


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