Παρασκευή 5 Ιανουαρίου 2018

Nba, la rivoluzione di Antetokounmpo: il greco è il più votato per il nuovo All Star Game

Αποτέλεσμα εικόνας για Antetokounmpo

La rivoluzione di Giannis Antetokounmpo non conosce sosta. L’atleta venuto dal futuro ha cambiato i canoni atletici della NBA - in qualità di playmaker alto 2.10 e con le mani più grandi dell’intera Lega - ha conquistato gli addetti ai lavori ma soprattutto è diventato il preferito dei tifosi. 

MIRCO MELLONI, 05/01/2018 

Al primo rilevamento dei voti per l’All Star Game di Los Angeles (18 febbraio), la stella dei Milwaukee Bucks comanda la graduatoria, davanti ad intoccabili come LeBron James, Kyrie Irving, Kevin Durant e Steph Curry, tutti vincitori del titolo NBA nelle ultime due stagioni. Ma nessuno, dopo i primi 12 giorni, è stato in grado di rivaleggiare con il 23enne greco a livello di preferenze dei tifosi. E oggi, in ossequio alla nuova formula dell’All Star Game, sarebbe Giannis a scegliersi i compagni di squadra: in parole povere, LeBron dovrebbe attendere di essere chiamato da uno dei due capitani e potrebbe essere “scartato” in prima istanza. 

Dalla povertà alla popolarità 

Il valore delle votazioni va ben oltre il singolo All Star Game, partita che negli ultimi anni ha perso valore diventando un’esibizione a tratti stucchevole, ma indica la popolarità acquisita da Antetokounmpo. Il greco rappresenta il volto nuovo della NBA, un singolo in grado di cambiare il gioco (è il secondo realizzatore della Lega con 29.1 punti di media ma è nella Top 20 anche per rimbalzi, palle recuperate e stoppate!) ma soprattutto porta con sé una storia commovente. Quella di un ragazzo che ce l’ha fatta dopo un’adolescenza umile e complicata. “Sono nato clandestino” raccontò Giannis, che proviene da una famiglia fuggita dalla guerra civile in Nigeria e che ha ricevuto il passaporto greco soltanto a 18 anni. Nel frattempo Antetokounmpo era cresciuto vendendo orologi e occhiali da sole ai semafori della periferia ateniese di Sepolia, mentre per giocare divideva le scarpe da basket con il fratello Thanassis, ora al Panathinaikos. Oggi, quel ragazzo vanta 863.416 voti per l’All Star Game e precede LeBron James di quasi 7.500 preferenze e Irving - leader dei Boston Celtics che guidano l’Est - di 50.000 unità. 

Tra fantabasket e campetto 

Novità nella novità, Giannis è il preferito di fronte al nuovo format dell’All Star Game. Il giocatore più votato dell’Est e quello dell’Ovest (oggi sarebbero Antetokounmpo e Durant) diventeranno i due capitani che potranno selezionare i propri compagni di squadra all’interno della lista dei giocatori disponibili, a prescindere dalla conference d’appartenenza. Quindi, per esempio, due compagni di squadra come Steph Curry e Kevin Durant potrebbero giocare uno contro l’altro. Un po’ fantabasket e un po’ campetto, dove si fanno le squadre attraverso le scelte dei due giocatori più forti. 

Entro il 25 gennaio, i due capitani potranno pescare dalla lista degli altri otto titolari che saranno votati dai tifosi (50% del voto), giocatori e giornalisti, e che saranno rivelati il 18 gennaio. E potranno scegliere tra i 14 cambi che verranno indicati dagli allenatori, il 23 gennaio. I due tecnici saranno i leader delle due conference al 4 febbraio, ad esclusione di Brad Stevens (Boston) e Steve Kerr (Golden State), leader già un anno fa. Quindi potrebbe esserci una chance per Mike D’Antoni, anche se il ko di Houston contro Golden State priva dell’acciaccato Durant (114-124) ha confermato le difficoltà dei texani, al sesto rovescio in otto gare. 

Risultati della notte: 
Houston-Golden State 114-124, L.A. Clippers-Oklahoma City 117-127


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