Saranno
indette in Grecia nuove elezioni alla fine del mandato del governo nel 2019. Lo
ha confermato il primo ministro greco Alexis Tsipras nel corso di un’intervista
all’emittente radiofonica “Real Fm”, rispondendo in via indiretta alle
richieste dell’opposizione di andare a elezioni anticipate.
2 gennaio 2018
“Non sono
particolarmente interessato alle previsioni ripetutamente sbagliate
dell’opposizione riguardanti la data delle elezioni”, ha detto Tsipras
aggiungendo di aver gia’ piu’ volte chiarito che le elezioni non avranno luogo
nel 2018 ma nel 2019, “alla fine della scadenza del governo come sancito dalla
Costituzione”, ha concluso Tsipras.
Ipotesi di
elezioni anticipate erano emerse dalla stampa ellenica lo scorso mese, in
riferimento a funzionari di alto livello del governo greco che avrebbero
aumentato la loro pressione sul primo ministro Tsipras per chiedere un
eventuale voto a marzo, in modo da non subire contraccolpi politici, evitando
le insidie “economiche” della quarta revisione del programma di salvataggio. Le
elezioni anticipate scavalcherebbero il proposito del governo di procedere con
un rimpasto dell’esecutivo nel mese di gennaio: un proposito per rovesciare i
“contraccolpi” possibili in ambito finanziario ed all’ultima problematica
visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan in Grecia, che ha sollevato
ampio dibattito sia in patria che fuori.
La pressione
sul governo aumentera’ anche per l’intensificarsi della discussione in
parlamento, nel mese di gennaio, della legge di riforma sindacale e le
proiezioni di crescita nel 2017. Tsipras aveva annunciato un rimpasto ai primi
di settembre rimandando la questione per non influenzare negativamente i
negoziati con i creditori, dato che la priorita’ era il completamento della
terza revisione. Ora che l’accordo tecnico e’ stato approvato dai creditori e
poi dall’Eurogruppo, alcuni rappresentanti del governo avrebbero sottolineato
la necessita’ di riprendere in mano la questione del rimpasto che potrebbe
avvenire immediatamente dopo la riunione dell’Eurogruppo del prossimo 22
gennaio, che mettera’ al sicuro l’accordo con i creditori.
Secondo
fonti governative, citate da “Kathimerini”, la portata del rimpasto potrebbe
influenzare Tsipras nella scelta de tempi per le prossime elezioni. Se il
rimpasto sara’ “leggero”, cio’ sara’ un chiaro segnale dell’intenzione
dell’inquilino di Villa Maximos nell’andare verso la normale conclusione della
legislatura, con elezioni da tenersi non prima della fine del 2018. In caso di
un maggiore rimaneggiamento alla squadra di governo, ne potrebbe conseguire, a
sorpresa, elezioni anticipate prima dell’estate. I prossimi mesi saranno
determinanti rispetto all’uscita dal memorandum d’intesa dato che, come
concordato con i creditori, il governo di Atene dovra’ attuare ancora 82
“azioni prioritarie” della revisione precedente da tradurre concretamente nel
periodo compreso tra marzo e giugno 2018, oltre alle altre 110 stipulate
nell’ambito della terza revisione appena approvata.
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