di MoVimento 5
Stelle Europa
Le Olimpiadi del
mattone creano solo disastri. In Grecia la pessima organizzazione di Atene 2004
ha lasciato una enorme scia di macerie, come dimostrano i 9 miliardi di euro di
debiti che i cittadini stanno ripagando ancora oggi con pesanti sacrifici.
Inoltre
sono decine gli impianti abbandonati, alcuni usati oggi dal governo greco come
campi profughi per i richiedenti asilo siriani. Per capire meglio cosa è
successo in Grecia davvero abbiamo intervistato l'eurodeputata greca Sofia
Sakorafa che ha gareggiato nel torneo del lancio del giavellotto alle Olimpiadi
del 1980 a Mosca. Da ex atleta e amante vera dello sport, Sofia Sakorafa ci
ricorda che chi ama davvero lo sport non può regalarlo ad affaristi e
speculatori.
VIDEO. Sofia
Sakorafa risponde alle nostre domande su Atene 2004, la corruzione in Grecia,
il suo addio a Syriza e dà un consiglio a Virginia Raggi...Condividi questa
intervista
di Sofia
Sakorafa, eurodeputata greca.
"Il costo
dell'organizzazione delle Olimpiadi in Grecia è stato troppo alto e questo è un
dato di fatto. Il costo è stato pagato dai cittadini e il bilancio dello Stato
greco è stato notevolmente colpito. Il costo è stato sostenuto dai cittadini
attraverso un aumento delle tasse e attraverso i fondi aggiuntivi stanziati per
la costruzione degli impianti. Stiamo parlando di tante strutture dalle grandi
dimensioni come i due villaggi olimpici, la cui costruzione in effetti ha messo
in ginocchio il bilancio dello Stato greco.
CORRUZIONE E
GRANDI EVENTI: C'È UN LEGAME?
Non è vero che in
Grecia la costruzione di nuove infrastrutture ha portato a un aumento della
corruzione. Da noi la corruzione è visibile e fa rumore. In altri Paesi la
corruzione è legale, lo permette la legge e questo è qualcosa che tutti noi
dovremmo accettare? Lasciatemi fare alcuni esempi per essere meglio compresa.
L'Olanda è il paradiso fiscale di società off-shore ed è un membro dell'Unione
europea. Il Lussemburgo dove l'evasione fiscale è legale per legge. Prendiamo
la stessa Germania, dove Siemens, la più grande azienda del Paese, è stata
accusata di corrompere politici e non solo in altri Paesi per far vincere le
sue offerte. Questo dimostra che la corruzione non esiste solo in Grecia. In
altri Paesi, i tassi di corruzione sono molto elevati.
GLI ERRORI DA NON
RIPETERE
In occasione dei
Giochi Olimpici in Grecia molte strutture sono state costruite e, anzi, io
direi che sono state costruite in fretta. La fretta è una alleata degli
affaristi, lo fanno di proposito, proprio per consentire ad alcuni di ottenere
un maggiore profitto. In alcuni casi, stiamo parlando di opere faraoniche mai
utilizzate dopo i Giochi perché costa troppo mantenerle. Dopo pochi mesi sono
cadute in disuso e credo che il più grande danno sia stato fatto prima di
costruire questi impianti: doveva essere previsto prima della loro costruzione
come dovevano essere utilizzati una volta finite le Olimpiadi. A mio avviso,
questo è un problema enorme. Abbiamo costruito degli impianti per i Giochi
Olimpici, ma non abbiamo considerato come utilizzarli dopo.
PERCHÉ INVESTIRE
NELLO SPORT?
Il mondo dello
sport ha bisogno di investimenti in tutti gli Stati del mondo. E sto dicendo
questo con la consapevolezza che il denaro pubblico debba essere speso e
gestito nel modo più prudente, proprio perché è pubblico. Per me lo sport è
un'azione sociale che sostiene la coesione sociale e promuove valori e idee
unici. Tutti i governi dovrebbero andare in questa direzione, non sprecare ma
investire ingenti somme al fine di far emergere le competenze dei cittadini, in
particolare quelle dei bambini, ma anche investire nello sport di base, perché
così si rafforza ulteriormente la coesione sociale.
IL CONSIGLIO A
VIRGINIA RAGGI
Se il sindaco di
Roma non può garantire una sana gestione, se non può far fronte a grandi progetti
su larga scala, come i Giochi Olimpici, allora fa bene a rinunciarvi. Perché,
come ho detto in precedenza, questo è un grande evento sportivo. Serve un forte
management proprio perché è un evento troppo costoso e richiede un solido
gruppo di persone che ci lavorano. Se lei ritiene che queste condizioni non
siano soddisfatte, meglio allora non organizzarlo. A mio avviso, poiché io sono
nata e cresciuta nello sport, ovunque si organizzano questi eventi c'è sempre
una vera gioia. Ma, in ogni caso, è necessaria una gestione sana e prudente.
L'ADDIO A SYRIZA
Da sempre, sia
quando ero una atleta e successivamente quando mi sono impegnata in politica,
ho sempre vissuto seguendo questo semplice principio: le mie opinioni e le mie
azioni dovranno sempre essere coerenti in tutta la vita. Ho partecipato a tante
campagne elettorali e sono stata anche deputata al Parlamento greco, quando
chiedo il voto sono sempre sincera con i cittadini e mi assumo la piena
responsabilità di quello che dico. Quello che voglio dire è che, ciò che è
stato fatto dall'attuale governo è l'esatto opposto di quello che sostenevamo
quando chiedevamo il voto al popolo greco durante la campagna elettorale, ma
questo non mi tocca più personalmente perché io non sono più deputata nel
Parlamento greco. Questa è la ragione per cui ho lasciato Syriza che si è
comportata diversamente a partire dal giorno dopo le elezioni, si è comportata
diversamente rispetto a quello che i loro candidati sostenevano durante la
campagna elettorale. Ritengo che questo sia molto importante perché la
cooperazione in politica non può essere basata sulle relazioni amichevoli o
sugli scambi di favori. Subito dopo le elezioni io e Syriza ci siamo
allontanati, politicamente adesso siamo su diversi livelli".
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