Secondo la
rivista tedesca, il fatto che la Grecia non abbia ottenuto un chiaro segnale
nell'ultimo vertice di Malta potrebbe essere anticamera alle elezioni
anticipate, così come da queste colonne più volte osservato nell'ultimo
semestre. La rivista tedesca scrive che l'accordo di Malta ha causato da un
lato un pizzico di ottimismo, perché apre la strada al completamento della
seconda valutazione, tuttavia dall'altro gli sviluppi sono più motivo di
preoccupazione che di sollievo.
Gli ispettori della troika torneranno ad Atene subito dopo la riunione di primavera del Fondo monetario internazionale prevista per la fine di aprile e saranno poi riconvocati, assieme all'Eurogruppo, nei primi giorni di maggio. Quindi non c'è abbastanza tempo per nuovi conflitti, rileva Spiegel.
Il ministro delle
Finanze tedesco Schaeuble ha suggerito inizialmente il medio termine di un
decennio per l'avanzo primario del 3,5%. Ma “nessuno sa se e quando sarà
trovata questa formula magica". Per cui fino ad allora la Grecia dovrà
attuare nuovi tagli, come quelli sulle pensioni previsti dalla riforma
Katrugalos. In questo modo, osserva ancora lo Spiegel, vi saranno maggiori
oneri per cittadini esausti, ma senza affrontare davvero i problemi
fondamentali dell'economia greca. "Forse in un paese che ha la spesa
pensionistica più grande in tutta l'UE, ridurre questi costi dell'1% entro il
2019 suona come una necessità. Ma è difficile farlo capire alla gente”.
E allora dopo
sette anni di tagli e sacrifici, con i ritardi dei pagamenti della Pubblica
Amministrazione greca che a febbraio 2017 hanno toccato la quota record di
quasi 4 miliardi di euro, con un greco su quattro che non lavora mentre la
disoccupazione nella zona euro è di 8%, ovvero il livello più basso degli
ultimi quattro anni, l'ombra di altro caos è dietro l'angolo.
Ma se per l'anno
delle elezioni (il 2019) il premier Tsipras intende evitare altri tagli alle
pensioni, nei fatti la sforbiciata è già in programma. Con questo panorama
interno, complesso e articolato, le elezioni anticipate, che rafforzerebbero
ulteriormente l'incertezza politica nel paese, non sono poi un'ipotesi lontana.
Scritto da Giorgio Fthia
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