Siracusa. La Casa
del Libro Mascali (via Maestranza 20-22), venerdì 21 aprile, alle ore 18,30
presenta insieme due libri di Edizioni di storia e studi sociali. Si tratta di
Città dei Greci in Sicilia, firmato dall’archeologo e docente universitario
Massimo Frasca, e In viaggio tra Mediterraneo e storia, firmato dal saggista e
studioso del Mediterraneo Carlo Ruta e dal soprintendente del Mare della
Regione Sicilia Sebastiano Tusa.
Conversano con
gli autori: Maria Musumeci, direttore regionale dei Siti e del Museo Paolo
Orsi, Siracusa; Teresa Sardella, docente di Storia medievale Università di
Catania; Mario Zito, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Coordina il dibattito l’archeologa Daria Di Giovanni.
Città dei Greci
in Sicilia. A partire dalla seconda metà dell’ottavo secolo a.C., gruppi di
individui provenienti da diverse aree della Grecia (Calcide d’Eubea, Corinto,
Megara Nisea, Creta, Rodi) lasciano le loro sedi e si stabiliscono lungo le
coste della Sicilia dando vita a un profondo processo storico, denominato con
termine moderno colonizzazione, destinato a lasciare un profondo segno nella
storia economica e sociale dell’Isola. I coloni greci scelsero per le loro
fondazioni dei siti, in alcuni casi ancora oggi occupati da fiorenti centri
abitati come Messina, Catania, Siracusa, Gela e Agrigento, che per la loro
ubicazione sul mare, presso dei corsi d’acqua e nelle immediate vicinanze di
pianure coltivabili offrivano delle condizioni ideali per lo sviluppo dell’abitato.
Nel volume sono raccolte e analizzate le testimonianze letterarie e soprattutto
archeologiche relative ad ognuna delle città fondate dai Greci in Sicilia, in
un arco temporale che va dalle prime fondazioni, nella seconda metà dell’VIII
secolo a.C. alle fondazioni di epoca storica volute dai tiranni siracusani,
fino alla Seconda Guerra Punica (fine del III secolo a.C.) che sancì
l’occupazione romana dell’intera isola e, con essa, la fine della storia delle
città greche come comunità autonome e indipendenti. L’intento dell’autore è
quello di fornire un profilo agile e sintetico delle vicende storiche
attraversate dalle città greche di Sicilia nel corso di cinque secoli e di
delineare i principali aspetti topografici, monumentali e artistici di ognuna
di esse.
In viaggio tra
Mediterraneo e storia. Pensare il Mediterraneo, mare complesso e policentrico,
diviso e a tratti radicalmente polarizzato, ma aperto a ogni tipo di scambio;
accostarsi alla storia di questa «pianura liquida», cercando di definirne
l’ordito in evoluzione, le trame, le insidie, ma anche le virtuosità e gli
slanci: questo il senso delle riflessioni proposte da Ruta e Tusa, lungo le vie
di una vicenda che ha fortemente influenzato, a volte in maniera drammatica, le
storie di tutti i continenti. Ne esce una tessitura a mosaico, in una forma
atipica, quella del dialogo: la sola probabilmente che possa permettere di
definire, senza aporie irrisolvibili, il Mediterraneo e le sue vicissitudini da
prospettive che altrimenti sarebbero difficilmente amalgamabili. Tutto si apre
allora ad una investigazione dicotomica: il viaggio per mare e il nostos, i
commerci e la guerra, il bisogno materiale e le sfide della conoscenza, la vita
e l’immaginario, il confronto e le contaminazioni tra civiltà, le luci
resistenti dell’età di mezzo e il ventre molle della modernità. Un «viaggio»,
in definitiva, attraverso le vicende di un mare antico, nei tempi della storia,
a tratti buia e crepuscolare, a tratti aurorale e soleggiata, fino alla nostra
contemporaneità, difficile, pensosa, disillusa.
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