Τρίτη 18 Απριλίου 2017

Ioannis Sopassis "Kouvos" (Κούβος) : un eroe indimenticabile della rivoluzione di Creta

Ioannis Sopassis, detto Kouvos, nato nel 1830 a Cheliana, era figlio della grande famiglia di Milopotamo Creta.

La sua famiglia aveva origini dall’ alto Milopotamos e di preciso dal paese Livadia. 

Da giovane età sposò Maddalena Kokkinou, figlia del sacerdote - eroe Kraniotis, con la quale ebbe un figlio Dimitrios Ioannis Sopassis.

 Kouvos fu uno dei grandi protagonisti durante l’olocausto del monastero cretese di Arkadi.





Nel 1866, durante la rivolta contro i turchi, un migliaio di contadini e pastori cercò rifugio tra le mura poderose del monastero.
I monaci accolsero tutti, le porte del monastero si chiusero come ali a proteggere quella folla di inermi, donne e bambini.





 Dalle gole, dalle forre salivano dal mare 15 mila soldati turchi, implacabili, ad annientare l’insurrezione. Quando gli assediati furono allo stremo di sete e di fame, l’abate li convinse che era meglio morire che cadere vivi in mano a quei nemici: che li avrebbero massacrati o fatti schiavi, e convertiti all’islam. Il 9 novembre 1866 i mille miserabili si accalcarono nel locale della polveriera. L’esplosione squarciò il cielo di Creta. I vincitori si impadronirono solo di un cumulo di macerie fumanti. Arkadi restò un simbolo per sempre: di Creta, della sua gente cristiana che non volle arrendersi. 




Ioannis Kouvos Sopassis si salvò dall’ esplosione, ma poco dopo venne riconosciuto e arrestato dai turchi che lo portarono al paese di Messi, dove il grande eroe ebbe una tragica fine, torturato dai turchi fino a morte nel 1866.  


Scritto da Yorgos Mylonas, usando fonti da: 


http://www.tempi.it/la-facciata-crivellata-del-monastero-di-arkadi-ancora-racconta-lolocausto-cristiano-di-creta#.WPYkXCuUfZU



Φωτογραφία του George Sopasis.

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