L'ultima riunione dell'Eurogruppo a Malta ha aperto la
strada ad un accordo sulla conclusione della seconda revisione del programma di
salvataggio della Grecia: l'intesa raggiunta ha punti positivi e negativi ma
non prevede un impatto per i cittadini ellenici dal punto di vista fiscale.
Questa l'opinione del vicepresidente del Parlamento europeo, il greco Dimitris
Papadimoulis, in un articolo per l'agenzia di stampa "Ana-Mpa".
L'intero pacchetto dell'accordo, a parere del vicepresidente del parlamento Ue,
deve includere misure per l'alleggerimento del debito e per gli obiettivi
dell'avanzo primario dopo il 2018, e in ogni caso dovrà essere concluso il
prima possibile. L'intesa di massima raggiunta nella riunione dell'Eurogruppo
di Malta è il risultato di concessioni reciproche sia da parte della Grecia che
dell'istituzioni, ha aggiunto Papadimoulis, parlando di risultati positivi
raggiunti dall'economia greca con un "graduale calo del tasso di
disoccupazione" e riforme in molti settori "che costituiscono la base
per l'uscita del paese dalla supervisione nell'agosto 2018". In questo
modo, secondo il vicepresidente del Parlamento europeo, i cittadini greci
potranno valutare l'azione del governo nelle prossime elezioni generali
dell'autunno del 2019.
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