“Era il 7 novembre, da Verghina e da Tessalonica era arrivata tantissima gente, contadini, autorità, studiosi. Rimossa la pietra, guardai dentro. Vidi un sarcofago, armi di bronzo, lance di ferro e una gran quantità di vasellame d' argento. Ci calammo, con una scala, in tre, fotografammo, elencammo e poi sollevammo il coperchio del sarcofago: dentro c' era una grande scatola d' oro con lo stemma dei re macedoni. L' aprimmo e apparve un diadema di foglie d' oro e, sotto, in un drappo di porpora, le ossa di un uomo. Un brivido mi corse per la schiena: quelle erano le ossa di re Filippo”.
Manolis
Andronikos racconta a La Repubblica la scoperta della tomba di Filippo (La
Repubblica, 30 giugno 1988)
Per la Giornata
Internazionale dei Monumenti e dei Siti, ricordiamo il grande Manolis
Andronikos, l' archeologo che ha scoperto le tombe reali dei Macedoni, dopo
decenni di ricerche. Grazie alla sua tenacia e alla visione archeologica, è
stato riportato alla luce uno dei siti archeologici più importanti in Europa e
nel mondo, il sito di Verghina.
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