Saranno
inaugurate il 5 maggio presso l'IIC di Atene le mostre THE BODY THE SOUL e
LAUDES CREATURARUM del fotografo Εuro Rotelli. La mostra sarà visibile fino al
5 giugno 2017. Euro Rotelli nasce in Toscana per poi trasferirsi in Friuli.
Crescendo, sente
sempre più forte il bisogno di comunicare le proprie emozioni. La prima
esperienza è con la pittura, per poi scoprire la fotografia. Da qui nasce e si
sviluppa una passione che lo porterà a fare della fotografia non solo il
proprio lavoro, ma anche il suo mezzo espressivo ideale.
Diventa fotografo
pubblicitario, dedicandosi contemporaneamente alla ricerca. Lo attraggono allo
stesso modo i paesaggi e le persone che ritrae con personali sperimentazioni.
La sua ricerca artistica va comunque al di là della macchina fotografica, che
costituisce il mezzo hic et nunc per elaborare un’idea, un progetto.
Realizza
cataloghi d’arte, pubblicazioni e calendari, opera nel campo della pubblicità e
si occupa delle campagne pubblicitarie di importanti aziende. Indaga e
interpreta città e territori sia su commissione che per ricerca personale.
Le sue fotografie
hanno ottenuto importanti premi e riconoscimenti, sono pubblicate in libri,
cataloghi e riviste nazionali ed internazionali ed esposte sia in Italia che
all’estero in gallerie e collezioni pubbliche e private.
Sulla
mostra THE BODY THE SOUL:
«Nella mia
ricerca fotografica, ho da sempre indagato e interpretato la figura umana, che
per me costituisce quasi un’ossessione, una perenne curiosità di conoscere e
riproporre secondo la mia personale visione, questo soggetto ancora così
misterioso e arcano, nonostante la facilità e disinvoltura estrema con cui il
corpo viene oggi invece presentato e proposto.
In questo mio
percorso, mi sono così inevitabilmente accostato al mondo della danza, suprema
celebrazione del corpo umano. Solo allora ho trovato quello cercavo: l’anello
di congiunzione tra il corpo e l’anima, l’estrema sublimazione della fisicità
umana. La danza è stata da sempre un’esigenza istintiva dell’uomo per
trasmettere i suoi desideri, rappresentare la sua identità culturale, esprimere
se stesso e, alla fine, avvicinarsi al divino. Di pari passo l’arte ha
interpretato questa esigenza primordiale fino ai tempi contemporanei, partendo
dagli antichi graffiti, pitture rupestri, statuette votive, passando per le
arti figurative (come non ricordare gli Impressionisti…) e la scultura, fino ad
arrivare alla fotografia e alla rappresentazione in video. La danza stessa è
forma d’arte e precisamente “arte del corpo in movimento”, l’unica arte che si
svolge nel tempo e nello spazio. E come ogni espressione artistica, essa è il
compendio di lavoro, sacrificio e dolore che si rivelano in quelle sublimi
movenze. E’ il corpo a muoversi, ma da esso si sprigiona l’anima: ed è questo
il sommo atto artistico.»
Sulla mostra
LAUDES CREATURARUM:
«Durante un mio
viaggio in Grecia ho avuto modo di osservare gli affreschi bizantini dei
cruenti martirii di Cristiani. Non riuscivo a distaccare gli occhi da quelle
scene raccapriccianti ma, allo stesso temo, di rara bellezza. Tali immagini si
sono impresse indelebilmente dentro di me e più tardi, visitando alcuni mercati
della carne e fotografando all’interno dei macelli, hanno dato inizio ad un
processo di rielaborazione di un concetto interiore a cui da tempo non riuscivo
a dare voce. La metafora del martirio degli animali nei macelli affinché la
loro carne giunga sulla nostra tavola, costituisce l’inizio di un percorso che coinvolge
l’uomo e intende non solo denunciare il sacrificio perpetrato dall’uomo che
insiste a definirlo atto necessario ed espressione di cultura, ma rappresenta
in realtà l’attuale deserto del mondo che ha rinunciato alla fiducia nel
soprannaturale in una visione esiziale dell’esistenza.»
(testi di Euro
Rotelli)
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