Il re dei misteri
(scandalo Siemens, acquisto di armi, Lista Lagarde) scarcerato dopo 5 anni per
motivi di salute. L'ex ministro socialista Akis Tzogatzopulos, braccio destro di
Andreas Papandreou, padre padrone della Grecia, dopo un intervento chirurgico
al cuore è stato ufficialmente scarcerato.
Lo ha deciso la
Corte di di Appello greca per i Crimini, con 3 voti favorevoli e 2 contrari:
quindi sul filo di lana. In questi anni non ha detto una parola né fatto nomi.
Il pubblico
ministero ha chiesto di sospendere la sentenza di 20 anni di reclusione per
danni eccessivi e irreparabili per la sua salute.
E'accusato di
tangenti milionarie per la fornitura di armi, perfino un sottomarino con il
timone rotto acquistato alla Germania. L'ultima partita risale a prima delle
elezioni del 2012, quando con i conti già in profondo rosso, la Difesa ellenica
acquistò proiettili per carri Leopard a prezzi esorbitanti.
Ma Tzogatzopulos
è l'unico del suo clan di potere ad essere rimasto vivo. Dopo il suo arresto il
suo socio Vlassi Karamboglu (noto trafficante internazionale di armi) venne
trovato morto a Giakarta in un hotel. E l'ex ministro Zanias impiccato nella
sua casa di Volos. Erano tutti legati alla Lista Lagarde, degli illustri
evasori ellenici, in cui sono finiti anche i soldi delle tangenti per le armi.
Potrebbe così
chiudersi uno dei rarissimi processi contro il malaffare e la corruzione in
Grecia, proprio nel giorno in cui si scopre il vaso di Pandora di altre
irregolarità per l'acquisto dalla Russia di sistemi di difesa, che ha
riguardato l'ex direttore della Difesa, Antonis Kantàs.
Quest'ultimo ha
ammesso dinanzi ai magistrati di aver ricevuto tangenti per due milioni di
euro. Quell'acquisto risale al 1998, quando era ministro proprio Tzogatzopulos
e costò allo Stato Greco 95 milioni di dollari. Nove gli indagati.
Scritto da Giorgio Fthia
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