Παρασκευή 10 Νοεμβρίου 2017

Israele si addestra a una guerra con l'Iran assieme agli aerei di Usa, Italia e Germania

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Nel deserto del Negev esercitazioni anche con Francia, Grecia, Polonia e India

di VINCENZO NIGRO

PER LA PRIMA volta da sempre l’aeronautica israeliana ha organizzato esercitazioni aeree con paesi alleati che non sono segrete, che sono state aperte ad altri sette paesi e che soprattutto sono organizzate per simulare una eventuale guerra contro Hezbollah o l’Iran in cui potenzialmente potrebbero intervenire anche i caccia dell’aviazione russa.

Nella base aerea di Uvda, nel deserto del Negev, fino al 16 novembre sono state rischierate decine di aerei di Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Grecia, Polonia e perfino India, la superpotenza asiatica che è diventato un alleato sicuro di Israele dal punto di vista militare.

Prima dell’importanza militare dell’esercitazione, denominata “Blue Flag 2017”, è il carattere politico dell’operazione che va sottolineato. Israele tradizionalmente ha condotto esercitazioni militari con paesi alleati, innanzitutto con gli Stati Uniti, il grande protettore dello stato ebraico. Nel settore aeronautico negli anni un partner importante è stato la stessa Italia: jet israeliani molte volte hanno volato fino in Sardegna, per addestrarsi per esempio nel poligono sardo di Decimomannu. Poi poco alla volta gli israeliani hanno allargato ad altri paesi i loro scambi militari. E questa volta ci sono altre novità: innanzitutto nella base di Uvad sono arrivati gli Eurofighter con la croce nera nella della Luftwaffe, l’aeronautica della Germania. Una presenza sempre delicatissima per il paese che porta ancora sulle sue spalle il peso dell’olocausto.

Altra novità il fatto che quest’anno le esercitazioni non sono state tenute segrete, ma anzi l’ufficio stampa dell IDF (Israeli defence forces) ha aperto ai giornalisti la base e ha permesso interviste con gli ufficiali. Un uso “politico” dell’esercitazione che comunque non fa passare in secondo piano la sostanza militare: 40 aerei stranieri e 30 jet israeliani si sono addestrati a partiti contrapposti (“blu” gli stranieri, “rossi” gli israeliani) in una simulazione che di solito segue impostazioni fornite dagli americani. E questo implica che la US Air Force abbia permesso agli israeliani di condividere anche con i nuovi paesi alleati i segreti di alcune operazioni di volo che fino ad ora erano condivisi solo con Israele.

Tutta questa attività militare segnala comunque che i governi dei diversi paesi hanno deciso di dare luce verde a qualcosa che in passato non era stato mai fatto per non apparire sbilanciati a favore di Israele e contro i paesi arabi. Se l’Italia in segreto si è sempre esercitata con Israele (perfino nel settore dei sommergibili), la Francia filo-araba partecipa per la prima volta a operazioni del genere.

L’altra faccia della medaglia di queste esercitazioni è però il fatto che sono una conferma che il clima in tutto il Medio Oriente sta peggiorando rapidamente. Da quando l’Iran è avanzato in Siria fino ad arrivare praticamente ai confini di Israele e da quando l’Arabia Saudita ha iniziato a reagire con decisione le prospettive di un accordo politico si allontanano.

Da tempo si dice che una nuova guerra in Libano fra Israele ed Hezbollah potrebbe essere probabile. Per molti addirittura è inevitabile.


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