Skopje, 30 nov. (askanews) - L'Italia è sempre stata vicina alla Macedonia
e sostiene lealmente le aspirazioni di integrazione europea e atlantica di
Skopje, ha dichiarato ad askanews l'ambasciatore d'Italia nel Paese balcanico,
Carlo Romeo, che ha sottolineato le speranze di una risoluzione dell'annosa
questione del nome, Macedonia, con la vicina Grecia in un futuro
prossimo.
"I rapporti tra Italia e Macedonia sono eccellenti sotto tutti i punti di vista, politico, storico culturale, economico-commerciale, sono rapporti che si fondano su una storia millenaria, dall'impero romano che qui ha lasciato grandi vestigia, all'impero di Bisanzio - ha spiegato l'ambasciatore Romeo - L'Italia è sempre stata vicina alla Macedonia, in particolare dal momento della sua indipendenza, ed è uno dei Paesi che più sostiene lealmente le aspirazioni della Macedonia a far parte dell'Ue e dell'Alleanza atlantica".Obiettivi che sono rimasti cardini della strategia del governo di Skopje anche dopo il cambio al vertice, in seguito alle elezioni di un anno fa, con l'esecutivo affidato ai Socialdemocratici con il sostegno della minoranza albanese: "Gli obiettivi strategici del paese restano gli stessi e sono ampiamente condivisi dalle forze politiche, si tratta dell'integrazione europea e della membership Nato - ha spiegato il capo della missione diplomatica italiana a Skopje - Con il cambio di governo che è avvenuto a fine maggio sembra esserci un clima diverso, meno teso rispetto agli ultimi lunghi anni di crisi politica culminati con i gravi fatti a fine aprile, con le violenze nel Parlamento. Il nuovo governo ha dimostrato una grande volontà nel proseguire la strada delle riforme che sono fondamentali per il processo di integrazione europeo e atlantico e l'altro versante su cui sta agendo molto e sta dimostrando molta buona volontà è il rapporto con i paesi vicini".Su questo fronte il tema più caldo è sicuramente quello della decennale disputa sul nome del Paese, Macedonia, appunto, che la Grecia contesta. "La questione del nome continua ad essere un peso nelle relazioni bilaterali tra Skopje e Atene - ha ammesso Romeo - tuttavia si è notato con il nuovo governo macedone una maggiore disponibilità al dialogo con Atene, non è un caso che in questi pochi mesi i ministri degli Esteri si siano già visti quattro volte discutendo della soluzione sul nome. Non sarà facile, si tratta d un negoziato in cui le parti dovranno arrivare a una formula di compromesso ma è importante che ci sia questa buona volontà e che si stiano costruendo delle basi di fiducia che sono mancate".Una soluzione che potrebbe arrivare anche l'anno prossimo, come "ha ammesso lo stesso ministro degli Esteri greco Kotzias nel 2018 ci possono essere interessanti finestre di opportunità, perché poi nel 2019 ci saranno elezioni presidenziali in Macedonia e politiche in Grecia, quindi speriamo che si possa cogliere questa opportunità. Ci sono tutte le condizioni, non sarà facile ma anche gli altri paesi della regione sperano che questo ostacolo possa essere risolto", ha concluso l'ambasciatore.
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