TORINO - Zero gol e pochissime emozioni. La Juve affronta il Barcellona con
troppa paura, finendo per accontentarsi di un pareggio (0-0) che lascia tutto
aperto. Ad Atene, il 5 dicembre, la Signora dovrà superare l’Olympiacos per non
correre rischi di scivolare in Europa League, oppure fare lo stesso risultato
dello Sporting Lisbona (a -1 dopo il 3-1 di ieri contro i greci) atteso al Camp
Nou.
I blaugrana decidono di non forzare troppo la mano: del resto, il punto ottenuto ieri a Torino basta per blindare il loro primo posto. «Ho visto una bella partita dal punto di vista tattico e una buona fase difensiva - dice Allegri del primo 0-0 della stagione bianconera -. Stasera non mi interessava il risultato ma la prestazione».
di Timothy Ormezzano
Di clamoroso, allo Stadium, c’è l’esclusione per scelta tecnica di Messi,
che comincerà soltanto al 56’ il derby argentino con Dybala. «Anche Lionel ogni
tanto ha bisogno di riposare», spiega Valverde. «Juve su Messi? Utopia - taglia
corto l’ad Marotta prima del match -. I paragoni tra i due verranno fatti lo
stesso, anche se Paulo deve ancora crescere». Allegri, complice il ko di
Chiellini nell’ultima rifinitura, inserisce Rugani e sposta Barzagli a destra
varando un 3-4-2-1.
La Juve parte a tutto gas ma poi frena, accettando di non disturbare troppo
il Barcellona. A impegnare Ter Stegen ci pensa subito Douglas Costa, preferito
all’acciaccato Mandzukic, il protagonista della coreografia della Curva Sud.
Il pericolo più grande al 22’, quando Rakitic colpisce il palo interno con
un tiro-cross. In chiusura di tempo grande show di Dybala, che aggira la difesa
ma spara in curva. La ripresa si apre con tanto Barça e poca Juve, anche se i
tiri in porta sono rari come i posti liberi di uno Stadium da 3,2 milioni di
incasso. Con Cuadrado e Sandro ben gestiti da Semedo e Digne. I bianconeri
vivono solo sulle accelerazioni di Douglas Costa e Dybala. Allegri blinda il
centrocampo, inserendo Bentancur, Marchisio e nel finale anche Matuidi. L’unica
emozione, al netto di una spintarella in area di Piqué su Douglas Costa, è il
tiro della Joya sul gong intercettato da Ter Stegen. Poca cosa. «Andremo ad
Atene per vincere, senza aspettare il risultato del Barça - assicura Dybala -.
Del resto oggi non era facile, i blaugrana difendono meglio dell’anno scorso». Insomma,
un 3-0 come quello dello scorso aprile, per questa Juve, era una missione
impossibile.
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