Sono 150 i
ragazzi della "Gekko kids", un progetto realizzato da due Ong. In
tutta la Grecia sono 2900 i minori rifugiati non accompagnati.
20/11/2017
“Gekko kids”
è il nome di una scuola per minori rifugiati non accompagnati a Mitilene, il
capoluogo dell’isola di Lesbo. Seguono le lezioni circa 150 ragazzi dai 12 ai
17 anni provenienti da venti Paesi: imparano il greco, l’inglese, la matematica
e la musica.
L’antropologa
Magdalini Veloutsou è direttrice dei programmi educativi della Ong
‘‘Iliaktida’‘ e afferma: “Questi bambini mi hanno cambiata come persona. Prima
davo certe cose per scontate, mentre adesso so davvero apprezzare ogni cosa che
ho. È la prima volta che non vedo l’ora di andare a lavorare. Ho voglia di
vederli e di sentirli dire, le vogliamo bene professoressa”.
La maggior
parte degli studenti ha trovato ospitalità grazie a Iliaktida che fornisce loro
anche cibo, assistenza medica e sostegno psicosociale. Nel progetto è impegnata
anche ‘‘Together for Better Days’‘, una Ong greco-svizzera. Andrew Foley è uno
dei suoi dirigenti. Nel 2016 era arrivato a Lesbo come volontario: “Come
migliaia di persone sono venuto a Lesbo come volontario. Una volta qui, come
molti di noi, ho realizzato che queste persone erano private della dignità e
dell’umanità basilari e ho voluto lavorare per cambiare tutto questo”.
Apostolos
Staikos, euronews: “Secondo le autorità greche, nel Paese vivono 2900 minori
rifugiati non accompagnati. Le Ong cercano di farli uscire dai campi e di farli
studiare. Un’esperienza
che probabilmente non dimenticheranno”.
IL VIDEO QUI:
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