Una mostra
al Museo Nazionale di Arte Contemporanea della capitale greca dà voce ai
migranti che cercano di rifarsi una vita in un nuovo Paese.
Storie, non
numeri: i rifugiati che tentano di tornare a una vita normale in Grecia si
raccontano attraverso una mostra ospitata dal Museo Nazionale di Arte
Contemporanea di Atene.
Un progetto
interattivo risultato di mesi di lavoro che comprende fotografie e racconti che
svelano sentimenti e riflessioni che ci accomunano tutti, spiega a Giorgos
Mitropoulos di euronews la curatrice Marina Tsekou.
"Sono
volti felici, persone normali come noi" dice Tsekou. "Sono storie che
comprendono le esperienze dure affrontate da queste persone, ma anche quello
che ognuno di loro prova. Cose che tutti noi condividiamo".
La mostra ha
il sostegno dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati e finanziamenti
europei,
"Oggi
parliamo di persone che hanno dato la possibilità ad altre persone di
discutere" spiega Philip Leclerc, rappresentante dello UNHCR.
"Scopriamo le storie di queste persone, il loro incontro con l'arte
attraverso le fotografie, attraverso le loro storie del passato, del presente e
del futuro".
Il progetto
dà voce ai migranti del programma della Commissione Ue Emergency Support
Program for Integration and Housing (Estia, che in greco vuol dire
"casa") che fornisce abitazioni e sostegno finanziario.
"Nel
nostro Paese abbiamo fronteggiato varie situazioni" racconta Reem
Turkmani, rifugiata. "Non abbiamo mai potuto parlarne. Siamo venuti qui e
ne abbiamo parlato".
"Il
progetto è bello perché mostra la differenza fra le persone" sostiene un
altro rifugiato, Carlos Turkmani. "Ha dato a tutti i partecipanti l'opportunità
di parlare dei propri drammi, dolori e gioie vissuti nei rispettivi Paesi e
durante il viaggio che li ha portati qui".
La mostra al
Museo Nazionale di Arte Contemporanea è aperta fino al 31 gennaio.
IL VIDEO QUI:
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