Grande
partita a Zagabria: un errore di Karnezis regala a Modric il rigore del
vantaggio, poi monologo con Kalinic, Perisic e Kramaric. Per i greci rete di
Sokratis, domenica il ritorno
09 NOVEMBRE 2017 - MILANO
Li vedi
giocare e ti chiedi cosa ci facciano in questi spareggi con alcune nazionali un
po' così. Ma poi smetti di farti tante domande e ti godi lo spettacolo che è in
grado di offrire. Il 4-1 con cui la Croazia maltratta la Grecia è un manifesto
di bel calcio in una partita dalla posta in palio altissima, l'andata dello
spareggio verso Russia 2018.
CHE
SPETTACOLO — La squadra del c.t. Dalic, con Mandzukic non al meglio e tenuto in
panchina per 90', è agevolata nel compito da Karnezis, che dopo 11' sbaglia il
controllo sul retropassaggio di Tsavellas e falcia Nikola Kalinic. Il solare
rigore trasformato da Modric rilassa i croati, che se possono giocare liberi di
testa possono battere chiunque. Il risultato è un monologo, con Modric che ti
fa saltare sulla sedia in almeno tre occasioni, Vrsaljko che ci ricorda di
essere un signor terzino, le fiammate di Perisic e Rakitic, la qualità di
Brozovic. Secondo (Kalinic di tacco, assist del doriano Strinic) e terzo
(Perisic di testa) sono due gol meravigliosi che nobilitano due grandi trame
collettive.
UNICA ARMA —
I greci, neppure così attenti in difesa, spaventano Subasic solo su palla
inattiva, situazione da cui nasce anche il momentaneo 1-2 di Sokratis, un altro
che è passato da Milano nella sua carriera. Ma il divario in campo è
imbarazzante e le distrazioni della difesa croata non lo compensano. Il 4-1 è
un altro regalo, stavolta di Stafylidis, con Vrsaljko che regala a Kramaric il
poker. Ci potrebbe scappare la manita, ma Perisic e Kramaric non sono precisi.
Poco male, nemmeno l'ambientino di domenica sera ad Atene potrà ribaltare un
verdetto già scritto. E occhio all'urna che disegnerà i gironi di Russia 2018:
questa Croazia è decisamente da evitare.
Jacopo Gerna
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