Κυριακή 1 Οκτωβρίου 2017

Basket, Alessandro Gentile: “Sarà una stagione importante. Ho imparato tanto dall’esperienza in Grecia ed a Gerusalemme”

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Dopo un’annata assai problematica condita da incomprensioni a Milano, Atene e Gerusalemme un indubbio talento del nostro basket torna nel campionato di Serie A vestendo la maglia della Virtus Bologna. Una grande chance per Alessandro Gentile o non vuol lasciarsi scappare pensando sia alla propria carriera ed a quanto potrà fare con la maglia della Nazionale, vista la sua assenza agli Europei 2017.

30 settembre 2017

“Sarà una stagione importante con grandi ambizioni sia a livello personale che collettivo. Vorrei fosse vincente, la mia aspirazione è portare la Virtus a essere protagonista dopo la promozione dell’anno scorso, ricordandoci da dove partiamo, da neopromossi. L’avvio di stagione è sempre delicato: ci sono acciacchi, chi torna dalle Nazionali, si è assieme da poco. Aspettiamo un po’ prima di formulare giudizi“, le parole del giocatore azzurro, intervistato sulla Gazzetta dello Sport

Un’occasione speciale per Alessandro che potrà giocare anche insieme a suo fratello Stefano quest’anno: “E‘ il massimo: ho sempre inseguito quest’esperienza. Averlo fatto in Nazionale e ora con la Virtus mi rende fiero. Stiamo insieme tutto il giorno”. E poi sul rapporto con coach Ramagli: “E’ molto buono, è stato molto chiaro con me: mi ha chiesto di essere positivo all’interno del gruppo e in campo di creare vantaggi per tutti”.

Sugli obiettivi di squadra, il 24enne di Maddaloni ha dichiarato: “E’ molto stimolante per noi giocatori avere obiettivi ambiziosi ed avere una proprietà che ci motiva in questo senso. Noi dobbiamo concentrarci però sul presente senza dimenticare da dove partiamo. Milano ha fatto una campagna acquisti molto importante acquistando tanti grandissimi campioni. Venezia si confermerà ai vertici. Trento ha mantenuto l’ottimo impianto della scorsa stagione, Avellino è da anni ai vertici. Sarà un campionato competitivo, anche se ancora presto per dirlo“.

E poi Alessandro si è soffermato sulle due esperienze poco fortunate con il Panathinaikos  e con l’Hapoel Gerusalemme: “Ci sono stati tanti episodi a cui ancora oggi non so dare una spiegazione, però la lezione mi è servita. Non entro nel merito di chi ha ragione o torto, quando succedono queste cose ognuno ha le proprie responsabilità. Ad Atene è stata un’esperienza dura ma senza recriminazioni. So di aver giocato molto al di sotto di quello che si aspettavano da me, quindi ho capito la scelta dell’allenatore che è stata puramente tecnica. Mentre a Gerusalemme ho vissuto un momento particolare. Ho avuto la fortuna di passarlo con mia madre che è venuta con me. Sono dovuto andar via per un lutto e non per altri motivi. Mio nonno è morto mentre stavo tornando a casa. Prendo il meglio, dunque di queste esperienze”.

Infine sulla Nazionale: “Sono rimasto molto male per non aver neanche avuto la possibilità di guadagnarmi il posto, anche se comprendo la scelta fatta. Ora con le tante defezioni la situazione cambierà. Con Sacchetti ho parlato alla presentazione del campionato, mi ha detto che ci saremmo sentiti più avanti“.


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