I campi per i rifugiati sulle isole sono al collasso
La ripresa
del flusso di migranti che cercano di raggiungere l’Europa non riguarda solo
l’Italia.
05/11/2017
Nel fine
settimana, 500 persone partite dalla Turchia sono arrivate sulle isole greche
di Lesbo e Chio che, dal punto più vicino della costa turca, distano una decina
di chilometri.
Domenica la
guardia costiera turca avrebbe fermato 310 perone pronte ad attraversare il
corto braccio di mare su un peschereccio.
Secondo le
autorità di Ankara a bordo ci sarebbero stati anche nove trafficanti di esseri
umani.
In Grecia
sono circa 60.000 i migranti, in gran parte siriani, afghani e iracheni, che
hanno dovuto interrompere il loro viaggio della speranza a causa della chiusura
delle frontiere dei Paesi balcani.
I campi
profughi sulle isole restano al collasso e attualmente danno rifugio al doppio,
a volte anche al triplo, delle persone che potrebbero realmente ospitare.
Secondo
l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, soltanto a settembre 5.000
migranti sono arrivati in Grecia, un quarto della cifra totale di questo 2017.
Venerdì, nel
naufragio di una barca di legno, erano annegate tre persone. Almeno sei i dispersi.
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