In onore del
musicista pesarese il teatro S. Carlo, agli inizi del 2018, ha messo in scena
“il Mosè in Egitto” ( opera del maestro nata a Napoli) e continua con l’allestimento,
nel suo Museo, della mostra “Furore napoletano”
da Federico Orsini - 24 aprile 20180133
Nel 2018 si
celebrano i 150 dalla scomparsa di Gioacchino Rossini. In onore del musicista
pesarese il teatro S. Carlo, agli inizi del 2018, ha messo in scena “il Mosè in
Egitto” (opera del maestro nata a Napoli) e continua con l’allestimento, nel
suo Museo, della mostra “Furore napoletano”, ricordando che dal 1815 al 1822 il
compositore fu il direttore musicale del lirico napoletano, creando con la città
uno stretto legame. Virtualmente il vincolo prosegue, grazie al museo-Rossini,
in cui sono stati raccolti, da Sergio Ragni (curatore della mostra e massimo
esperto rossiniano), autografie, cimeli e ricordi del musicista, che a Napoli
compose opere di successo.
Teatro San
Carlo, Napoli
L’Archivio
Storico del Banco di Napoli, terzo partner dell’evento, ha promosso una mostra
particolare di documenti contabili di importanza storica che permettono di
ricostruire presenze e prestazioni dell’epoca rossiniana di personalità
impegnate nella capitale del Regno delle Due Sicilie. Gioacchino Rossini ,
considerato il più grande musicista degli inizi del 1800, è autore di opere
liriche, quali Otello, Armida, Ermione, La Donna del Lago, Zelmira ed altri
capolavori. Dall’inaugurazione ad oggi tanti musicofili hanno visitato (e
continuano ad ammirare) l’esposizione, onorando il grande musicista.
Federico Orsini
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