Jules
Dassin, vero nome Julius Dassin (Middletown, 18 dicembre 1911 – Atene, 31 marzo
2008), è stato un regista e attore statunitense, considerato uno dei padri del
genere noir.
Origini ed esordi
Proveniente
da una numerosa famiglia ebrea di origini russe, Dassin nacque in una piccola
città del Connecticut, dove suo padre faceva il barbiere. La sua famiglia si
trasferì a New York, nel Bronx, dove Dassin frequentò le scuole superiori e
cominciò la sua attività artistica come attore nel teatro yiddish, che era
diffusissimo e popolare nella New York della prima metà del Novecento.
Di idee
comuniste, fece parte della compagnia ARTEF, teatro proletario in yiddish, dove
scoprì di avere più talento come regista che come attore. Verso la metà degli
anni trenta cominciò anche a scrivere adattamenti di opere teatrali per la
radio.
Trasferimento
a Hollywood
Joan
Crawford e John Wayne in la grande fiamma (1942)
All'inizio
degli anni quaranta si trasferì a Hollywood per tentare l'ingresso
nell'industria cinematografica. Qui fu aiuto regista di Alfred Hitchcock sul
set di Il signore e la signora Smith (1941). Successivamente, lo stesso anno,
girò il suo primo film per la MGM: Il cuore rivelatore, tratto dal racconto
dell'orrore di Edgar Allan Poe. Da quel momento, lavorando per le principali
major di Hollywood, girò diversi film, sia noir come Nazi Agent (1942) o La
grande fiamma (1942) sia commedie come The Affairs of Martha (1942) o Lo
spettro di Canterville (1944).
Il successo
del dramma carcerario Forza bruta (1947) e, soprattutto, del noir La città nuda
(1948) contribuì però a lanciarlo come un autore importante. Si trattò di due
film caratterizzati da una forte attenzione per il duro realismo delle
situazioni e delle location: le scene in esterni de La città nuda furono girate
dal vero per le strade di New York, al contrario di quello che accadeva di
solito nel cinema anni quaranta, per questo si parlò di un'influenza del
neorealismo italiano sul regista.
Maccartismo
ed esilio in Europa
La carriera
di Dassin nel genere noir sembrava ben avviata, ma negli Stati Uniti il
senatore Joseph McCarthy aveva scatenato quella che poi sarà battezzata «caccia
alle streghe», nel tentativo di epurare i simpatizzanti comunisti dal mondo del
cinema.
Sottoposto a
un'infamante inchiesta, nel 1950, il regista Edward Dmytryk cercò di
scagionarsi facendo i nomi di diversi simpatizzanti comunisti, fra i quali vi
era anche Jules Dassin. Dassin non negò mai di essere stato negli anni trenta
un sostenitore del Partito Comunista, ma aveva abbandonato la militanza fin dai
tempi degli accordi fra Stalin e Hitler che portarono alla spartizione della
Polonia.
Il
produttore Darryl Zanuck della Fox, presentendo che la carriera di Dassin
sarebbe stata rovinata, lo mandò a Londra assegnandogli l'incarico di dirigere
il film I trafficanti della notte (1950) e consigliando al regista di girare
prima tutte le scene più costose, in modo che poi la casa produttrice fosse
costretta a fargli terminare il film. I trafficanti della notte, che aveva per
protagonisti due importanti attori come Richard Widmark e Gene Tierney, narra
le vicende di un piccolo delinquente che cerca di farsi strada nel mondo degli
incontri di lotta. La pellicola, dura e angosciosa, priva dei caratteri con i
quali il pubblico potesse provare una vera complicità, non ebbe successo, ma fu
riscoperta negli anni sessanta, specialmente per merito della Nouvelle Vague,
ed è attualmente considerata uno dei capolavori di Dassin.
A causa
dello scandalo scoppiato dopo la delazione di Dmytryk, Dassin subì un vero e
proprio ostracismo, al pari di altri registi e sceneggiatori. Non poté tornare
negli Stati Uniti e si stabilì con la famiglia in Francia. Intanto il governo
statunitense aveva minacciato i produttori europei di praticare un embargo sui
film prodotti in Europa ai quali avessero lavorato personaggi compresi nella
cosiddetta lista nera di Hollywood. Dassin rimase perciò disoccupato per lungo
tempo e si ridusse in ristrettezze economiche.
Ripresa
dell'attività
Nel 1955 la
situazione tornò a migliorare, grazie anche al tramonto della carriera politica
del senatore McCarthy, e finalmente Dassin poté scrivere e dirigere un film in
Francia. Si trattava del noir Rififi (1955), una storia che descrive passo per
passo la preparazione e l'esecuzione di una clamorosa rapina da parte di una
banda di professionisti e che divenne per decenni il modello per ogni tipo di
film di questo genere, da Colpo grosso (1960) di Lewis Milestone a Rapina a
mano armata (1956) di Stanley Kubrick. In Italia, la famosa commedia I soliti
ignoti (1958) di Mario Monicelli, ne rappresentava una parodia in modo
abbastanza evidente agli occhi del pubblico di quegli anni. Rififi, nel quale
Dassin si ritagliò anche un ruolo come attore, fu uno strepitoso successo di
critica e box office in Francia e all'estero. François Truffaut lo considerava
il miglior noir mai girato. Dassin vinse un premio per la miglior regia al
Festival di Cannes e la sua carriera registica riprese quota.
L'incontro
con Melina Mercouri
A Cannes,
Dassin conobbe l'attrice greca Melina Mercouri, con la quale intraprese subito
un'appassionata relazione. I due si sposarono nel 1966, dopo che Dassin ottenne
il divorzio dalla sua prima moglie. Dassin diresse Melina Mercouri in diversi
film, fra i quali Colui che deve morire (1957), un rifacimento della storia di
Cristo ambientata nella Grecia occupata dai turchi, e La legge (1958), una
coproduzione italo-francese con Marcello Mastroianni e Gina Lollobrigida. Ma il
successo più grande della coppia fu la commedia Mai di domenica (1960), nella
quale la Mercouri interpretava la parte di una prostituta dal cuore d'oro in
coppia con lo stesso Dassin, nel ruolo di uno studioso statunitense che si
innamora di lei. Anche questo film fu un successo internazionale tanto che
Dassin ottenne due nomination all'Oscar per la sceneggiatura e la regia.
Mai di domenica (1960)
Ultimi
anni
Dopo il
matrimonio con Melina Mercouri, Dassin si trasferì stabilmente in Grecia,
continuando a dirigere film fino al 1980. Sua moglie, che proveniva da una
famiglia con forti tradizioni politiche, lasciò la recitazione nel 1974 per
dedicarsi alla politica con il PASOK, il partito socialista greco. Nel 1981 la
Mercouri divenne ministro della cultura per il governo greco e si dedicò fino
alla morte al progetto di recupero dei marmi del Partenone, che si trovano
attualmente esposti al British Museum. Alla sua morte, nel 1994, Dassin creò la
Fondazione Melina Mercouri, un'istituzione dedicata a sensibilizzare l'opinione
pubblica internazionale in merito a questo problema.
Dal
precedente matrimonio con la musicista Beatrice Launer, Jules Dassin aveva
avuto tre figli, fra i quali Joe Dassin, cantante noto in Francia, che morì
prematuramente nel 1980.
Filmografia
Il cuore
rivelatore (The Tell-Tale Heart) (1941) cortometraggio
Nazi Agent
(1942)
The Affairs
of Martha (1942)
La grande
fiamma (Reunion in France) (1942)
Young Ideas
(1943)
Lo spettro
di Canterville (The Canterville Ghost) (1944)
Una lettera
per Eva (A Letter for Evie) (1945)
La taverna
dei quattro venti (Two Smart People) (1946)
Forza bruta
(Brute Force) (1947)
La città
nuda (The Naked City) (1948)
I corsari
della strada (Thieves' Highway) (1949)
I
trafficanti della notte (Night and the City) (1950)
Rififi (Du
rififi chez les hommes) (1954)
Colui che
deve morire (Celui qui doit mourir) (1957)
La legge (La
loi) (1958)
Mai di
domenica (Pote tin Kyriaki) (1960)
Fedra
(Phaedra) (1961)
Topkapi
(1964)
Alle 10.30
di una sera d'estate (10:30 P.M. Summer) (1966)
Hamilchama al hashalom (1968)
Tradimento (Up Tight!) (1968)
Promessa
all'alba (Promise at Dawn) (1970)
I dokimi
(1974)
Kravgi
gynaikon (1978)
Quei due
(Circle of Two) (1981)
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